
(AGENPARL) – Thu 19 June 2025 DT – Lombardia
COMUNICATO STAMPA
VALICO DI BROGEDA: AUTO DALLA SVIZZERA IMBOTTITA DI DROGA E ARMI. IN MANETTE DUE CITTADINI BRASILIANI
Como, 19 giugno 2025 – Prosegue senza sosta l’attività dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e delle Fiamme Gialle lariane lungo la linea di confine con la limitrofa Confederazione Elvetica.
Poche ore fa, al valico di Brogeda, nell’ambito delle quotidiane attività di contrasto ai traffici illeciti, sono stati sottoposti a controllo, in entrata Stato, due cittadini brasiliani a bordo di un’autovettura utilitaria con targa portoghese.
Dopo aver fatto finta di non aver visto l’alt intimato dai finanzieri, i transitanti hanno palesato evidenti e ingiustificati segni di nervosismo nel rispondere alle domande di rito in ordine alla loro provenienza e al motivo del viaggio.
Per tali motivi, i funzionari e i militari operanti hanno ritenuto opportuno approfondire il controllo sui due soggetti e i relativi bagagli, rivenendo, nella pochette in possesso del conducente, un documento d’identità ed una patente di guida italiani, visibilmente contraffatti, nonché, all’interno di uno zainetto, una bustina di plastica contenente una sostanza di colore rosa, risultata essere metanfetamina in polvere (per un peso di circa 6 grammi).
Alla luce degli elementi emersi e date le palesi incongruenze nelle dichiarazioni fornite, gli operanti hanno deciso di sottoporre anche l’utilitaria ad un più adeguato controllo tecnico, all’esito del quale sono stati scoperti, sotto il pianale dell’autovettura, due doppifondi contenenti:
18 panetti di sostanza stupefacente del tipo cocaina, per un peso complessivo di oltre 18 kg.;
quattro pistole Glock cal. 9*19;
sei caricatori, di cui due comprensivi di colpi;
cinquanta proiettili sfusi.
Per tale motivo, i trasgressori sono stati posti in arresto per la violazione dell’articolo 73 del T.U. sugli stupefacenti per poi essere tradotti presso la Casa Circondariale di Como Bassone a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Si stima che la cocaina sequestrata, se fosse riuscita ad eludere i controlli al valico e immessa sul mercato, avrebbe potuto fruttare alla criminalità un illecito guadagno di circa ottocentomila euro.
Al momento sono in corso le indagini ed è quindi fatta salva la presunzione di innocenza degli indagati fino alla definizione del relativo procedimento, anche se il quadro probatorio emerso da quanto sottoposto a sequestro lascia pochi dubbi sulle pesanti responsabilità penali a carico dei due arrestati.
L’attività in questione, frutto del Protocollo d’intesa sottoscritto ad aprile del 2023 fra l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e la Guardia di Finanza e di recente rinnovato dai vertici delle due Amministrazioni, si inquadra nel più ampio e costante dispositivo di prevenzione attuato presso i valichi di confine, a presidio della legalità e per contrastare, in particolare, il fenomeno del traffico di contrabbando di armi e di stupefacenti.