
Il presidente Donald Trump ha lasciato intendere che una possibile azione militare degli Stati Uniti contro l’Iran resta un’opzione aperta, senza tuttavia confermare né smentire un imminente attacco agli impianti nucleari iraniani. Parlando mercoledì con i giornalisti sul prato nord della Casa Bianca, Trump ha ironizzato sulle domande ricevute:
«Non crederà davvero che risponderò a questa domanda? ‘Colpirà la componente nucleare iraniana, e a che ora esattamente, signore?’», ha detto, sottolineando con tono sarcastico la delicatezza della questione.
«Potrei farlo. Potrei non farlo. Nessuno sa cosa farò», ha aggiunto Trump, mantenendo volutamente l’ambiguità strategica.
Il presidente ha ribadito la sua posizione storica: l’Iran non deve ottenere un’arma nucleare in nessuna circostanza. Ha anche suggerito che Teheran sta mostrando apertura verso il dialogo:
«L’Iran ha molti problemi e vuole negoziare», ha dichiarato, lamentando che un’intesa avrebbe potuto evitare “tutta questa morte e distruzione”.
Alla domanda se fosse ormai troppo tardi per tornare al tavolo dei negoziati, Trump ha risposto seccamente: «Niente è troppo tardi».
Durante la settimana, Trump aveva anche annunciato che gli Stati Uniti hanno “il controllo totale e completo dei cieli sopra l’Iran”, sostenendo che l’intelligence americana conosce persino la posizione dell’ayatollah Ali Khamenei.
La situazione resta tesa, mentre cresce la preoccupazione internazionale per un possibile allargamento del conflitto in Medio Oriente.