
(AGENPARL) – Wed 18 June 2025 Terminato il progetto “Daimon”
Ha valorizzato azioni di protagonismo giovanile e momenti
di inclusione, sport, cultura ed arti figurative.
548 giovani attivati, 8 mesi di progettazione e 18 mesi di progetto, 3 temi esplorati – cultura, sport e inclusione –, 10 collaborazioni con realtà pubblico-private e 32 partner coinvolti, di cui 8 comuni: Savigliano (capofila), Cavallermaggiore, Costigliole Saluzzo, Fossano, Manta, Marene, Saluzzo, Verzuolo.
Sono i numeri del progetto “Daimon”, iniziativa promossa nell’ambito del bando “Il giardino delle idee” della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo che nel corso di questi mesi ha valorizzato azioni di protagonismo giovanile e momenti di inclusione, sport, cultura ed arti figurative.
Sviluppatosi tra gennaio ed ottobre 2024, è ora giunto alla conclusione: venerdì si è tenuto l’evento di restituzione finale, con momenti di riflessione presso il polo universitario saviglianese e l’inaugurazione del rinnovato campetto da basket all’esterno del Pala Ferrua, uno dei “frutti” dell’iniziativa.
«Daimon è stato un percorso pensato per rispondere ai bisogni dei giovani e della comunità locale – spiegano gli educatori del progetto –. Ha puntato a sostenere e guidare i ragazzi tra gli 11 ed i 18 anni, coinvolgendo indirettamente anche famiglie, istituzioni e professionisti. Le attività sono state progettate per sviluppare tre aree fondamentali: cultura, sport e inclusione. Oltre che per sostenere il benessere giovanile, consolidare il welfare culturale ed espandere le reti di coprogettazione».
Numerose sono state le attività realizzate, che hanno coinvolto direttamente i giovani: laboratori teatrali, circoli di lettura, partite di basket inclusivo, seminari formativi, giornate di animazione di quartiere, la già citata progettazione del campetto esterno del Pala Ferrua ed eventi sul territorio come il “Daimon Festival”.
«A differenza di altre iniziative in cui i ragazzi sono coinvolti passivamente – concludono gli educatori – “Daimon” ha saputo farli sentire parte integrante del processo, interessandoli e motivandoli a mettersi in gioco. È stato un progetto con esito senz’altro positivo e con un buon potenziale di continuità».