
Due giovani ebrei di 18 e 15 anni sono stati aggrediti ieri a Milano, appena usciti da una sinagoga. Avvicinati da tre coetanei, sono stati insultati con frasi antisemite, picchiati e rapinati. Il pronto intervento di esponenti della Comunità ebraica e della polizia ha permesso di fermare gli aggressori.
L’Unione Giovani Ebrei d’Italia esprime la massima solidarietà ai ragazzi aggrediti e alle loro famiglie e chiede un impegno concreto per spezzare questa spirale d’odio. Ancora una volta l’antisemitismo si è manifestato in modo violento, con insulti razzisti e aggressioni fisiche. Secondo i dati forniti dal CDEC, infatti, nel solo 2024 un episodio di antisemitismo su tre ha riguardato violenze fisiche.
«Questo non è un episodio isolato. È il sintomo di un clima d’odio che cresce da mesi — ha dichiarato il presidente dell’Unione Giovani Ebrei d’Italia, Luca Spizzichino — alimentato da chi trasforma ogni ebreo in un bersaglio in nome di un conflitto che nulla ha a che fare con loro.»
«L’antisemitismo, in tutte le sue forme, non può e non deve trovare spazio nella nostra società. È intollerabile che giovani italiani, nelle proprie città, debbano temere per la propria sicurezza solo per il fatto di essere ebrei» ha aggiunto Spizzichino.
L’UGEI invita l’Amministrazione Comunale e la società civile a fare una giusta ed efficace prevenzione: riconoscendo l’antisemitismo, denunciandolo con fermezza e intervenendo tempestivamente contro l’odio e la violenza.