
(AGENPARL) – Wed 18 June 2025 La maggior parte dei comuni sta rinunciando ai *progetti FSC,* il
Presidente del *Parco Regionale Sirente Velino, Francesco D’Amore,* richiama
l’attenzione del Governo regionale sui *Fondi Sviluppo e Coesione
2021-2027 *e sulle difficoltà della loro utilizzazione nel rispetto dei
termini e delle condizioni previste per il loro utilizzo.
Il 4 febbraio 2024 il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il
Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio hanno siglato il nono
accordo per le Politiche di Coesione 2021-2027 assegnando complessivamente
1.257 milioni di euro a cui vanno aggiunte la quota di risorse già rese
disponibili da altre fonti finanziarie (circa 77,3 milioni di euro) per
raggiungere un volume di investimenti pari a circa 1.334 milioni di euro.* “La
quota più consistente di FSC finora assegnata, quota che la regione Abruzzo
intende impiegare per rafforzare la sua dotazione infrastrutturale sia
sulla costa che nelle aree interne, per stimolarne il ripopolamento,
andando così a sanare antichi squilibri territoriali”,* ha dichiarato il
Ministro *Raffaele Fitto* alla firma dell’accordo.
Tra questi finanziamenti il Parco Regionale Sirente Velino ha avuto
l’approvazione di 3 importanti progetti, che oggi rischiano di divenire
irrealizzabili:
*1) L’invaso artificiale/presidio funzionale preminente Antincendio in Agro
riguarda la ristrutturazione di 3 rifugi sulla catena del Velino)3)
di altri 3 rifugi sulla catena del Sirente).*
*“Questa importante opportunità che l’Ente ha colto nell’ambito dei fondi
FSC rischia di trasformarsi in una cocente delusione in quanto i fondi FSC
non prevedono, stranamente, anticipazioni *- dichiara il presidente del
Parco -,* mettendo a dura prova la tenuta dei bilanci delle piccole realtà
regionali, ed in più prevedono cronoprogrammi strettissimi e
rendicontazioni semestrali con fatture quietanzate, e quindi non è più
sufficiente aver sottoscritto contratti di lavoro e eseguito acquisti di
servizi e forniture, ma è necessario saldare nel rispetto delle
semestralità”.*
*“Chiedo al Governo Regionale e al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni
di venirci in contro il più possibile, se vi è la volontà effettiva di
investire sulle piccole realtà e sulle aree interne”,* sottolinea il
Presidente D’Amore*, “Dateci la possibilità di avere un fondo di rotazione,
cui poter attingere, e soprattutto bisogna necessariamente rivedere i
cronoprogrammi procedurali, concedendoci un anno di tempo in più per poter
avviare i lavori. Come noto, in Italia l’avvio dei lavori rappresenta il
momento più critico, con la parte burocratica che si complica sempre di più
e con le numerose autorizzazioni necessarie”. *
Il Presidente D’Amore ha inviato una formale richiesta di incontro al
Presidente del Consiglio Meloni, quale prima firmataria dell’accordo di
coesione.
Il Capoluogo.it –
La Redazione – L’Aquila
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Direttore Responsabile – David Filieri