
(AGENPARL) – Tue 17 June 2025 Al link il video : [ https://www.poliziadistato.it/pressarea/Share/link/86038ea4-4ad9-11f0-86f7-736d736f6674 | https://www.poliziadistato.it/pressarea/Share/link/86038ea4-4ad9-11f0-86f7-736d736f6674 ]
COMUNICATO STAMPA
1 maturando su 6 crede alla fake news delle tracce online prima dell’esame: ritorna la campagna informativa “ Maturità al sicuro”
Torna la campagna “Maturità al sicuro” della Polizia di Stato e di Skuola.net per contrastare le fake news sull’esame di Stato. Dopo anni di costante attività calano ma non si azzerano i disinformati: quasi 1 maturando su 5 pensa di poter tenere con sé lo smartphone durante le prove e usare uno smartwatch, mentre 1 su 6 crede sia possibile trovare online i veri argomenti o addirittura le tracce di Maturità.
Roma, 17 giugno 2025 – Passano gli anni ma, per gli studenti che si apprestano a sostenere la Maturità, il rischio di cadere in una delle tradizionali fake news sulle regole d’esame rimane alto anche se in riduzione rispetto al passato. Questo anche grazie all’attività della Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica con “ Maturità al sicuro ”, la campagna di sensibilizzazione svolta assieme al portale specializzato Skuola.net, che per il diciottesimo anno consecutivo si pone proprio l’obiettivo di “smontare” le principali notizie false sull’argomento.
Le nuove tecnologie in particolare, con il costante sviluppo di “aiuti” digitali, possono indurre in tentazione diventando un possibile amplificatore di errori di comportamento che, nelle peggiori delle ipotesi, possono addirittura portare all’esclusione dall’esame. Il rischio è concreto. Lo mostrano chiaramente le risposte date dai circa 1.200 maturandi raggiunti dal monitoraggio effettuato proprio da Skuola.net per la Polizia di Stato a circa una settimana dal via della Maturità 2025.
Quasi 1 studente su 5, ad esempio, è convinto che durante le prove scritte gli smartphone si possano tenere con sé in postazione quando, invece, devono essere consegnati al banco della commissione, come correttamente dimostra di sapere l’82% del campione interpellato. E se il 15% è consapevole che comunque i telefoni debbano rimanere rigorosamente spenti, il 3% pensa che si possano persino usare rischiando al massimo di essere richiamati o penalizzati in fase di correzione e non, come potrebbe avvenire, di vedere invalidato l’intero esame. La quota di coloro che potrebbero incappare in un uso scorretto dello smartphone all’esame, si riduce comunque del 20% rispetto all’anno precedente.
Qualcosa di simile avviene con un altro “sorvegliato speciale”: lo smartwatch. In questo caso è quasi 1 su 6 (il 16%) a pensare che l’orologio tech si possa indossare e usare tranquillamente al polso durante le prove scritte, basta che non sia connesso a Internet. Mentre il 1% è convinto che si possa usare senza alcuna limitazione anche per accedere alla Rete. Entrambe le risposte sono però sbagliate, visto che l’utilizzo dello smartwatch – di qualsiasi tipologia – è inibito tanto quanto quello del telefonino e di “ dispositivi di qualsiasi natura e tipologia in grado di consultare file, di inviare ricevere fotografie, immagini e audio ”.
In questa categoria rientrano anche tutti quegli oggetti smart di nuova generazione che integrano magari l’intelligenza artificiale (occhiali, assistenti vocali, ecc.): solo il 77% è consapevole che non si possono né portare né usare.
La funzione di “ Maturità al sicuro ”, però, non è solo quella di informare su possibili ipotesi di infrazioni connesse alla Maturità ma anche di ricordare alcuni aspetti fondamentali del regolamento d’esame il cui mancato rispetto potrebbe portare all’esclusione: dalla necessità di presentarsi con un documento di identità a quella di non introdurre altri fogli che non siano quelli forniti dalla commissione. Senza dimenticare le fake news vere e proprie.
Circa un sesto dei maturandi (15%) è infatti convinto che la Polizia possa controllare gli smartphone “da remoto” per capire chi eventualmente sta copiando; cosa non corrispondente al vero. E addirittura quasi la metà (41%) ritiene che, durante gli esami, i membri della commissione possano perquisire i candidati, alla ricerca di oggetti proibiti. Anche in questo caso, si tratta di informazioni non corrette che vanno sfatate, invitando comunque alla prudenza, visto che i commissari d’esame, se dovessero notare manovre illegali, hanno comunque il diritto di escludere i candidati colti in “ flagranza di copiato ”.
E poi c’è il grande, annoso, tema delle tracce d’esame. Specie di quelle dello scritto di Italiano perchè sono ancora troppi gli studenti che pensano di trovare in anticipo gli spunti da sviluppare il giorno della prova, soprattutto online. Ad avere ben presente che online si possano trovare solo indiscrezioni, previsioni o, al massimo, degli esempi, è “solo” l’83% dei maturandi, in aumento del 10% rispetto all’anno precedente.
Il 12%, invece, crede che quantomeno gli argomenti vengano diffusi prima; il 5% pensa che con le giuste mosse si possano mettere le mani con qualche ora di vantaggio sulle tracce vere e proprie (un preoccupante 25% in più rispetto all’anno precedente). E oltre 1 su 7 immagina che il Ministero possa cambiare le tracce anche all’ultimo minuto e pertanto, nell’immediata vigilia della Maturità, di presidiare fino a tarda notte piattaforme social e siti specializzati sperando nell’imbeccata vincente.
Ecco perché campagne come quella “ antibufale ” di Polizia di Stato e Skuola.net sono estremamente utili per diffondere messaggi corretti e sgomberare il campo da convinzioni fuorvianti.
L’esame di Maturità è un appuntamento molto importante per gli studenti e per questo è necessario mantenere la serenità necessaria per affrontarli. Le false notizie, invece, possono portare a sterili distrazioni, facendo calare la concentrazione che invece è necessaria per affrontare uno dei momenti più importanti del percorso scolastico.
Tutti messaggi, questi, racchiusi anche in uno short video costruito in linea con le tendenze social del momento, utilizzando quindi un linguaggio più vicino possibile a quello dei protagonisti dell’esame.