
(AGENPARL) – Tue 17 June 2025 **Procedono i lavori alla casa ed ospedale di comunità di Figiline Incisa
**Visita del presidente Giani al cantiere aperto a marzo. La Regione,
tramite i foni Pnrr, ci ha investito oltre 5 milioni e 800 mila euro **
/Scritto da Walter Fortini, martedì 17 giugno 2025 alle 14:35/
Con la casa e l’ospedale di comunità in costruzione si rafforzano i
servizi sanitari a Figline Vadarno, nell’area della città metropolitana
fiorentina. “Nasce un centro all’avanguardia a poco distanza
dall’ospedale Serristori, che negli ultimi anni abbiamo valorizzato e
potenziato nelle attività: la conclusione di un impegno preso ad inizio
legislataura – evidenzia il presidente della Toscana, Eugenio Giani -.
Questa struttura sarà un punto di riferimento per il Valdarno ed altri
territori della città metropolitana”.
A fornire l’occasione per fare il punto sull’offerta sanitaria a Figline
Valdarno è stata stamani, martedì 17 giugno, la visita al cantiere di
fianco all’attuale presidio distrettuale: uno dei cantieri di case ed
ospedali di comunità aperti più di recente, avviato a marzo, con la posa
simbolica oggi della prima pietra. Un momento per un primo bilancio anche
su case ed ospedali di comunità finanziati in tutta la Toscana con il
Pnrr, il piano nazionale di ripresa e resilienza, già ultimati o in corso
di realizzazione: una rivluzione e un punto di svolta nell’assistenza
sanitaria sul territorio, pensati per accrescere i servizi diffusi e
curare, soprattutto anziani e malati cronici, il più vicino possibile a
dove risiedono.
“I cantieri stanno andando avanti ovunque spediti: qualcuno sconta
qualche ritardo sulla tabella di marcia, ma di pochi mesi” chiarisce
Giani, rispondendo ai giornalisti. La Regione Toscana ha investito 128
milioni per ristrutturare e costruire dal nulla 77 case di comunità; altri
64 milioni sono serviti a finanziare i lavori di ventitré ospedali di
comunità e 134 milioni per le Cot, le centrali operative territoriali
determinanti per la presa in carico dei cittadini.
Nella visita al cantiere di Figline il presidente Giani è stato
accompagnato dall’assessora alla politiche sociali della Toscana Serena
Spinelli, dal direttore generale dell’Asl Toscana centro Valerio Mari e dal
sindaco di Figline e Incisa Valdarno Valerio Pianigiani.
Il nuovo polo di Figline
A Figline nasceranno sia una casa di comunità sia un’ospedale di
comunità: tutto all’interno dello stesso edificio, di fianco all’attuale
presidio sanitario “Da Verrazzano”, in via Da Verrazzano. Tre piani che
affiancheranno la vecchia costruzione e dove troveranno spazio al piano
terra e primo piano la casa di comunità e al terzo piano l’ospedale di
comunità con venti posti letto. Distanti pochi centinaia di metri
dall’ospedale Serristori. “Di fatto – ricorda i numeri ancora il
presidente Giani – raddoppiamo il vecchio presidio: complessivamente è
come se aumentassimo per metà gli spazi già a disposizione del
Serristori”.
Quella di Figline sarà una delle quattro Case di comunità Hub della zona
fiorentina sud est, insieme alle strutture di Pontassieve, Reggello e
Impruneta. Importante l’investimento: per la casa di comunità il progetto
ha richiesto risorse per 2 milioni e 593 mila euro e per l’ospedale di
comunità altri 3 milioni e 215 mila euro.
La nuova struttura sanitaria misurerà infatti 1.880 metri quadri ed avrà
la forma di una “L”: al piano terra e al primo piano ci saranno gli
spazi destinati al pubblico, dall’ingresso alle sale di attesa, dall’info
point al Cup e tutta la zona destinata ai prelievi oltre che alle prime
funzioni destinate all’assistenza di prossimità. Le degenze, al secondo
piano, saranno a bassa intensità di cura e rapido turn over.
“Vogliamo una sanità pubblica all’avanguardia ma anche vicina ai
cittadini – sottolinea il presidente Giani -. Investiamo dunque sui grandi
ospedali, sulla tecnologia e sull’innovazione, ma anche sui servizi nei
territori, anche quelli più lontani e periferici. Al Serristori di Figline
Valdarno abbiamo sperimentato il Pir, il punto di intervento rapido che
abbiamo poi replicato in altre realtà e che consentirà di ridurre
l’affollamento nei pronto soccorsi. Sempre al Serristori è stato attivito
un ambulantorio festivo per le emergenze odontoiatriche. Le case di
comunità sono un’altra grande sfida per avvicinare cure e strumenti di
diagnosi ai cittadini, facendo squadra anche con i medici di medicina
generale”.
Nel paese del Valdarno quattro medici di famiglia hanno già aderito e
visiteranno in equipe i pazienti. Nel tempo potrebbero ulteriormente
aumentare. A disposizione dei professionisti ci sarà un ecografo.
“I lavori procederanno spediti – assicura Giani – ed entro un anno, salvo
imprevisti di cantiere, i lavori del nuovo edificio saranno completati”.
“Le nuove case di comunità e ospedali di comunità non sono solo nuovi
edifici, ma luoghi che aumentano l’offerta dei servizi e la prossimità con
i bisogni delle persone – sottolinea l’assessore alle politiche sociali,
Serena Spinelli -. Inoltre rispondono a un modello regionale costruito nel
tempo e alle prospettive legate alla riforma dell’assistenza territoriale.
La salute si tutela e si garantisce a partire dai territori, dove serve
sempre più offrire percorsi integrati, tra sociale e sanitario, mettendo
insieme competenze e funzioni diverse. Questa è la direzione che stiamo
seguendo in Toscana ed è positivo che da oggi sia la prospettiva per
Figline e Incisa e per il Valdarno fiorentino”.
“Siamo felici di essere qui oggi, finalmente – è il commento del sindaco
Valerio Pianigiani -: qui ad inaugurare i lavori di una struttura
funzionale al potenziamento e all’integrazione dei servizi di prossimità.
Ospedale di Comunità e Casa di Comunità saranno infatti un doppio
strumento per rispondere alle esigenze dei cittadini, sia per le degenze
brevi e ‘intermedie’ di chi è in uscita dall’ospedale ma ha ancora bisogno
di cure non praticabili a domicilio sia per altre necessità di tipo