
(AGENPARL) – Mon 16 June 2025 Addetti al servizio di pulizia e custodia cavalli delle scuderie della Questura di Roma senza stipendio da novembre e senza TFR nel disinteresse della Prefettura.
La Fesica Confsal: “La Prefettura di Roma è al di sopra della legge? Da tre anni non vigila come dovrebbe sulle aziende appaltatrici”
Roma, 16 giugno. – “Tre anni di passione per il personale addetto al servizio di pulizia e custodia dei cavalli delle scuderie della Questura di Roma, fino all’epilogo, per alcuni, di aver anche perso il lavoro e di dover ancora ricevere stipendi e TFR”.
A oggi il personale è in credito delle retribuzioni dal mese di novembre 2024, denuncia Paolo Trivisonno, Segretario Provinciale della Fesica Confsal.
“La ditta affidataria del servizio fino allo scorso mese di febbraio, Exchange New Business di Milano, è scomparsa lasciando 9 lavoratori senza stipendio da ottobre, oltre a dover ancora ricevere anche il TFR e le spettanze di fine rapporto”.
“Da oltre tre anni, continua Trivisonno, scriviamo alla Prefettura su questa vergognosa situazione, chiedendo un confronto, senza aver mai ricevuto risposta!”.
“Ancor più grave il continuo venir meno della Prefettura agli obblighi normativi che le fanno capo in base al codice degli appalti e per i quali dovrebbe attivarsi e provvedere al pagamento, in surroga alla ditta inadempiente, delle retribuzioni al personale”.
“E’ possibile che un’Istituzione che rappresenta il Governo non solo non sia in grado di far rispettare le norme in casa propria, ma sia anche talmente arrogante da ignorare le istanze di Sindacato e lavoratori? Da non presenziare ad un tavolo di confronto convocato presso l’Ispettorato del Lavoro? Da non rispondere a formali istanze di accesso agli atti?”.
“Oltre al danno economico dei mancati pagamenti, per diversi lavoratori si è aggiunta la beffa della perdita del posto di lavoro: alcuni hanno dovuto dare le dimissioni per giusta causa, non potendo continuare a lavorare senza essere pagati, altri, dopo la chiusura del rapporto di lavoro con la Exchange New Business a seguito della cessazione dell’appalto, non hanno più avuto notizia di eventuale assegnazione del servizio ad altra ditta, così da poter essere assunti nuovamente”.
“Attualmente sono in corso azioni legali, per alcuni già arrivate alla fase di pignoramento, sempre nel silenzio della Prefettura; non escludiamo, aggiunge Trivisonno, azioni risarcitorie per i danni causati ai lavoratori da eventuali omissioni da parte di chi doveva vigilare sul corretto andamento dell’appalto”.
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