
“L’astensionismo crescente è un chiaro sintomo di una allarmante patologia, la democrazia non gode di buona salute e – come ricorda Federico Fornaro – le diseguaglianze, non solo economiche, sempre più marcate rappresentano un tarlo che la erode e svuota dall’interno. L’Italia porta i segni drammatici di una enorme questione sociale. Quindici milioni di donne, uomini, anziani e bambini combattono con la povertà, relativa o assoluta. Oggi Caritas ci dice che il 23,5% dei suoi assistiti ha un lavoro, che non protegge comunque dall’indigenza. Quattro milioni e mezzo di persone rinunciano a curarsi. Oltre tre milioni di lavoratrici e lavoratori sono sottopagati. Quasi il 50% delle donne non ha un lavoro e quelle occupate hanno stipendi mediamente più bassi degli uomini. Più di un ragazzo su dieci abbandona la scuola. Ogni anno nascono meno bambini. Il ceto medio scivola inesorabilmente verso l’impoverimento. Il Mezzogiorno è soggetto a spopolamento e desertificazione industriale. Purtroppo questa lacerante questione sociale, dopo due anni di governo di una destra mossa da furia ideologica e animata da rozzo accanimento verso le fasce più deboli, si è dilatata. Se vogliamo rimettere in circolo passione e partecipazione per contrastare l’astensionismo, non sono ricette di ingegneria istituzionale o soluzioni da uomo o donna sola al comando care alla destra a venire in aiuto, ma una politica che assuma la questione sociale a perno del suo progetto di cambiamento”, così Anna Ascani, Vicepresidente della Camera e deputata dem, intervenendo alla presentazione del libro “Una democrazia senza popolo” alla Camera dei deputati.