
Il presidente della Republika Srpska, Milorad Dodik, ha espresso la sua ferma condanna di ogni forma di antisemitismo e ha annunciato di aver invitato i rappresentanti della Conferenza dei rabbini europei a tenere un futuro incontro a Banja Luka, offrendo pieno sostegno e garanzie di sicurezza da parte del governo della Republika Srpska.
“In tutti questi anni non ho mai taciuto, né mi sono sottratto nel denunciare con chiarezza, coerenza e determinazione i crimini contro il popolo ebraico, dall’Olocausto alle persecuzioni più recenti,” ha dichiarato Dodik.
Il presidente ha criticato aspramente il clima che ha portato all’annullamento dell’incontro della Conferenza dei rabbini europei a Sarajevo, sostenendo che “i media di Sarajevo, la comunità islamica e i politici musulmani hanno unito le forze per screditare e bloccare un evento che doveva trattare delle sfide religiose e culturali delle comunità ebraiche.”
Secondo Dodik, l’accusa che la riunione potesse “umiliare Sarajevo e il popolo bosniaco” è stata una scusa infondata per giustificare un atto di discriminazione. “Per alcuni, è intollerabile che i membri del popolo ebraico si muovano liberamente in una Sarajevo ormai etnicamente purificata,” ha dichiarato.
Ha poi tracciato un parallelismo tra le persecuzioni subite dal popolo serbo e quelle subite dal popolo ebraico, sottolineando come queste esperienze abbiano creato un legame indissolubile tra i due popoli.
Infine, Dodik ha ribadito l’impegno della Republika Srpska nel sostenere la cooperazione interreligiosa e nel contrastare l’odio. “A differenza di Sarajevo, che sembra coltivare altri valori, noi viviamo secondo principi autenticamente europei. Per noi sarà un onore ospitare i rabbini a Banja Luka e contribuire alla loro missione.”