
Il blocco contemporaneo nelle ore notturne dei tunnel del Monte Bianco, Frejus e Gran San Bernardo tra il 17 e il 19 giugno 2025 mette a rischio il diritto alla mobilità e costringe alla cancellazione di numerose corse. «Decisioni prese senza coordinamento né preavviso, inaccettabili per passeggeri e operatori».
A causa della concomitanza di interventi programmati, tutti i collegamenti attraverso i trafori tra Italia, Francia e Svizzera saranno sospesi nelle notti fra martedì 17 e mercoledì 18 giugno e fra mercoledì 18 e giovedì 19 giugno 2025. In queste notti, infatti, è prevista la chiusura simultanea dei tunnel del Monte Bianco e del Frejus, che collegano l’Italia alla Francia, nonché del Tunnel del Gran San Bernardo, che collega l’Italia alla Svizzera.
FlixBus Italia denuncia con preoccupazione tale decisione, che minaccia la continuità dei collegamenti internazionali attraverso l’arco alpino occidentale e, di conseguenza, la mobilità di migliaia di persone in un periodo dell’anno cruciale.
Per i collegamenti fra Italia e Francia è stato indicato di utilizzare la strada statale del Colle del Moncenisio come percorso alternativo – un’opzione che, tuttavia, risulta impraticabile per le caratteristiche morfologiche e di sicurezza di tale valico montano impervio e inadatto al traffico pesante passeggeri, soprattutto nelle ore notturne.
Come vettore attento alla sicurezza dei nostri passeggeri, siamo pertanto costretti a cancellare diverse corse, con un impatto diretto su centinaia di passeggeri che non potranno viaggiare né beneficiare di alcuna proposta alternativa.
Riteniamo inaccettabile che decisioni di tale rilevanza vengano prese in autonomia dalle singole società di gestione dei trafori come la Société Française du Tunnel Routier du Fréjus (SFTRF), senza un confronto adeguato con i vari soggetti coinvolti e senza il necessario preavviso, compromettendo la capacità delle aziende di trasporto di programmare efficacemente le proprie attività e il diritto fondamentale alla mobilità dei passeggeri.
Chiediamo pertanto al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, da cui dipende il coordinamento dei valichi alpini e con la controparte francese, di scongiurare tale simultanea chiusura, nonché esercitare una maggiore programmazione, trasparenza e comunicazione tempestiva affinché situazioni come questa, già accadute in passato, non si ripetano ulteriormente in futuro.
Il diritto alla mobilità dei cittadini, nonché quello di operare da parte delle aziende che vengono esposte ad eventuali contenziosi, devono essere salvaguardati con responsabilità e lungimiranza.
