
(AGENPARL) – Fri 13 June 2025 Agenti di commercio, firmato il nuovo Accordo Economico Collettivo
In Toscana l’intesa che regola i rapporti tra agenti e case mandanti riguarda 14.700 operatori del settore. Tra le novità, il diritto alle provvigioni sulle vendite online, “perché con la nostra promozione spingiamo le vendite a 360 gradi”, sottolinea il presidente di Fnaarc Confcommercio Toscana Patrizio Righi. Novità anche sul calcolo delle indennità di fine rapporto e più tutela per i giovani agenti: “ce n’era bisogno, se non motiviamo i più giovani, il futuro della nostra professione è a rischio”. L’agente di commercio tipo è un uomo di 52 anni. Le donne rappresentano appena il 15% della categoria. Mancano i giovani
A partire dal 1° luglio 2025 gli agenti e rappresentanti di commercio si vedranno riconoscere una provvigione anche sulle vendite online. È una delle novità contenute nel nuovo Accordo Economico Collettivo (AEC) per il settore del commercio, che disciplina i rapporti tra agenti e aziende mandanti, siglato il 4 giugno 2025 a Roma nella sede di Confcommercio nazionale.
L’Accordo interessa in Toscana 14.700 agenti di commercio, 209mila in Italia (il 74% plurimandatari e il 26% monomandatari), che ogni anno movimentano un fatturato di almeno 400 miliardi di euro, pari al 30% del Pil.
“L’introduzione del diritto alle provvigioni anche sull’online riconosce il valore della nostra attività di promozione, che oggi sempre più spesso si traduce in un aumento delle vendite anche tramite e-commerce”, spiega il presidente della Fnaarc Confcommercio Toscana, il senese Patrizio Righi. Il suo parere sul nuovo accordo che regola i rapporti tra agenti e case mandanti è positivo: “l’obiettivo è rendere le collaborazioni più stabili, durature e produttive, rinnovando i contratti di agenzia alla luce dei cambiamenti del mercato”.
Tra le innovazioni di maggiore rilievo, il riconoscimento del diritto alle indennità agli agenti che operano in forma di società di persone, in caso di pensionamento o invalidità del socio. Poi il calcolo più equo delle indennità di fine rapporto (“il cosiddetto FIRR Fondo indennità risoluzione rapporto, che era rimasto fermo ai valori del 1989, 36 anni fa!”, sottolinea Righi). Si sono aggiunte inoltre maggiori tutele per gli agenti nei casi di malattia, maternità e paternità. Soprattutto, si sono aggiunte tutele per i giovani agenti di commercio, come la limitazione all’uso dei contratti a tempo determinato. “Ce n’era bisogno, se non motiviamo i più giovani, il futuro della nostra professione è a rischio”, mette in guardia Righi, che denuncia anche “la carenza di donne nel settore”.
Secondo il profilo tracciato da Fnaarc, l’agente di commercio tipo è un uomo di 52 anni. Le donne rappresentano appena il 15% della categoria. “Speriamo che l’Accordo Economico appena siglato renda la nostra professione più appetibile ai più giovani – prosegue il presidente degli agenti di commercio toscani – per quanto riguarda le donne, purtroppo scontano la carenza cronica di reti di supporto per la conciliazione vita-lavoro. Il nostro è un mestiere che esige viaggi frequenti, abbiamo calcolato che ogni agente con la sua auto percorre come minimo 60mila chilometri all’anno per fare visita ai clienti del suo portfolio”.
In questi giorni, la categoria è alle prese anche con il rinnovo del consiglio direttivo della Fondazione Enasarco, il suo ente previdenziale: “è possibile esprimere le proprie preferenze anche con il voto online fino al 16 giugno”, ricorda Righi. “Fnaarc per gli agenti e Confcommercio, per le case mandanti, hanno creato la lista unitaria Cresciamo Uniti, che punta ad essere un riferimento chiaro, autorevole e condiviso”
La fotografia attuale della Fondazione Enasarco è chiara: il rendimento del patrimonio previdenziale è passato dall’1,5% del 2021 a un 5,9% nel 2025; quello del FIRR è cresciuto dallo 0,1% al 2,6%. Il risultato economico complessivo è quasi triplicato, passando da 192 milioni a 566 milioni di euro. Anche il patrimonio totale dell’ente è aumentato, superando i 9 miliardi di euro, con un trend di crescita che ha portato alla scomparsa della cosiddetta “gobba previdenziale” prevista in passato dal bilancio tecnico. Enasarco eroga circa 1 miliardo di pensioni all’anno agli agenti in quiescenza e circa 50 milioni all’anno in prestazioni assistenziali a favore della categoria.
“Una solidità che ci permette di guardare con ottimismo al futuro del nostro lavoro, che anche ai tempi del web resta un motore importantissimo della nostra economia”, conclude il presidente degli agenti di commercio toscani Patrizio Righi. “Confido che il nuovo consiglio direttivo dell’Ente consolidi i risultati raggiunti e promuova misure concrete in favore della categoria, agevolando i giovani e le donne nell’ingresso alla professione”.