
(AGENPARL) – Thu 12 June 2025 *Pichetto Fratin: “La sfida della sostenibilità tra rinnovabili, nucleare e
sicurezza energetica”*
*Lo ha detto **ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica* *a “Italia
2035, strategie per un futuro di crescita e stabilità”*
ROMA – “L’orizzonte del 2035 è uno sguardo al futuro e un incentivo per le
azioni del presente che porteranno l’Italia ad un cambiamento di pelle
produttivo, economico, sociale, nel segno della sostenibilità ambientale.
Con il Piano nazionale integrato ‘Energia e clima’ ci siamo posti un
obiettivo ambizioso: ribaltare l’attuale proporzione tra fossile e
rinnovabili portando le energie green a due terzi e riducendo il fossile a
un terzo. Abbiamo l’esigenza di garantire la sicurezza energetica anche con
nuove rotte per il gas che diano certezze a cittadini e imprese. Allo
stesso tempo stiamo aprendo a nuove opportunità energetiche che
permetteranno all’Italia di essere competitiva su un mercato caratterizzato
da una continua evoluzione. Il nucleare sostenibile è una di queste
opportunità, una fonte disponibile che accompagnerebbe la crescita delle
rinnovabili controbilanciando la discontinuità dell’eolico e del solare. Il
governo con la legge delega ha dimostrato di fare sul serio. Stiamo
valorizzando fonti come l’idroelettrico e la geotermia. Guardiamo con
fiducia al futuro dell’Italia che sarà sempre più leader nell’economia
circolare, limitando la produzione dei rifiuti. Solo una sostenibilità che
sia economica, sociale e ambientale potrà avviare il Paese alla neutralità
climatica attesa per la metà del secolo”. Lo ha dichiarato *Gilberto
Pichetto Fratin*, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, in
apertura della tavola rotonda “Energia, ambiente e infrastrutture”,
nell’ambito all’evento “Italia 2035, strategie per un futuro di crescita e
stabilità”, promosso da Forbes a Roma nella sala Trilussa della Cassa di
previdenza dei Geometri, presieduta da *Diego Buono*.
“È necessario costruire assetti amministrativi in grado di garantire
efficienza e tempestività nelle decisioni, assicurando un equilibrio tra
livello statale e livello regionale. Non è accettabile – ha
sottolineato *Massimiliano
Atelli*, presidente della Commissione ministeriale Pnrr del Mase – che,
mentre a livello centrale vige un ordinamento ispirato all’indipendenza
dalle strutture ministeriali, sui territori si registri una sovrapposizione
tra gli uffici regionali e la stessa amministrazione regionale. Occorre
introdurre anche a livello locale quella netta separazione di funzioni che
già esiste a livello statale. Le norme comunitarie rappresentano un punto
di partenza, ma spetta all’Italia sviluppare filiere produttive nei
territori che presentano potenzialità elevate, valorizzando il capitale
umano e culturale. Il nostro ‘*genius loci*’ rappresenta una risorsa
straordinaria, capace di generare valore aggiunto e di favorire risposte
efficaci alle sfide dello sviluppo”.
*Ciro Mongillo*, fondatore e ad Eos Im ha evidenziato che “la transizione
non può essere vista come una questione esclusivamente ambientale: si
tratta di un cambiamento profondo che coinvolge economia, industria, scuola
e sanità. È una sfida globale ma anche un’opportunità storica di sviluppo
economico e industriale. Per affrontarla con efficacia, è essenziale
combattere la disinformazione e promuovere una corretta informazione.
Secondo *Francesco Volpe*, fisico e fondatore di Renaissance Fusion, “la
fusione nucleare, sebbene ancora in fase sperimentale, sta compiendo
progressi significativi e potrebbe presto offrire applicazioni concrete non
solo per la produzione di energia, ma anche in ambito medico, industriale e
spaziale. Per accelerare la realizzazione e la commercializzazione della
fusione in Italia, servono investimenti consistenti e una forte
valorizzazione dei talenti, promuovendo sinergie tra tutti gli attori del
sistema Paese”.
Per *Luigi Pagliuca*, numero uno della Cnpr e presidente della Fondazione
dottori commercialisti ed esperti contabili di Milano “le infrastrutture
sono oggi uno dei pilastri fondamentali per lo sviluppo economico e sociale
dell’Italia. Investire in strade, porti, ferrovie, reti digitali e
logistiche non significa solo migliorare la mobilità, ma creare un terreno
fertile per economie di agglomerazione, innovazione e competitività
territoriali. Il PNRR ha stanziato risorse rilevanti—consentendo agli Enti
locali di modernizzare il sistema dei trasporti e spingere una decisa
transizione verso logistica sostenibile. Il ruolo dei commercialisti è
strategico: non solo nel supportare la progettazione, la compliance e la
gestione amministrativa dei progetti infrastrutturali, ma anche nel
promuovere una pianificazione integrata che metta al centro la coesione
territoriale e valorizzi il potenziale delle filiere produttive locali”.