
È scomparso all’età di 80 anni Giorgio Zappa, manager pubblico di lungo corso e protagonista della grande stagione delle partecipazioni statali italiane. La sua carriera, iniziata nell’acciaio e culminata ai vertici dell’aerospazio, ha lasciato un’impronta significativa in settori strategici dell’economia nazionale.
Laureato in Giurisprudenza alla Sapienza di Roma, Zappa ha iniziato la sua esperienza professionale nel 1971 in Terni Siderurgica, società del gruppo IRI. Dopo essere stato alla guida delle risorse umane di Finmeccanica e poi di Ansaldo, nel 1987 approda in Finsider come vicedirettore generale. Qui entra nel cuore dell’industria siderurgica italiana, fino a ricoprire ruoli apicali nell’Ilva pubblica, dove ha contribuito alla gestione del polo di Taranto in un’epoca complessa, a cavallo tra la strategia industriale dello Stato e l’inizio della stagione delle privatizzazioni.
Ma è nel comparto aeronautico e spaziale che Zappa lascia l’impronta più marcata. Nel 1993 rientra in Finmeccanica come direttore generale di Alenia, e nel 1996 assume la guida della nuova Alenia Aerospazio. Sotto la sua direzione il gruppo diventa un punto di riferimento per il rilancio dell’aerospazio italiano. È lui a guidare la strategia industriale dietro al grande investimento a Grottaglie, contribuendo alla nascita del polo aeronautico pugliese, oggi uno degli hub più importanti d’Europa nel settore.
Il suo impegno prosegue come presidente e amministratore delegato di Alenia Aeronautica, poi vicepresidente di Aermacchi e, infine, direttore generale di Finmeccanica. La sua figura è stata centrale anche nel riorientamento strategico di Vitrociset, società attiva nei settori della difesa, logistica e ICT, dove il suo ingresso fu interpretato come segnale di rilancio e riorganizzazione.
Zappa ha incarnato per anni il modello del dirigente pubblico tecnico, riservato ma efficace, capace di muoversi tra industria e istituzioni in un’epoca in cui il sistema produttivo nazionale era ancora fortemente integrato con lo Stato. La sua scomparsa segna la fine di una stagione, fatta di grandi progetti industriali pubblici, di visione strategica e di investimenti sul lungo termine.