
(AGENPARL) – Thu 12 June 2025 ARERA e Guardia di Finanza rafforzano i controlli
sui venditori di energia elettrica e gas
Aumentate le attività di vigilanza: verifiche su erogazione del bonus sociale, informazioni fornite dai
call center, cambi di fornitore e versamento degli oneri generali di sistema. Accertamenti anche su
trasparenza tariffaria, incentivi e qualità del servizio
12 giugno 2025 – Nel 2024, ARERA, con il supporto qualificato della Guardia di finanza, ha effettuato
controlli e interventi su soggetti economici regolati, operando in diversi ambiti.
In particolare, le Fiamme Gialle hanno effettuato controlli telefonici delegati da ARERA sulle
informazioni fornite ai clienti da operatori di call center riferibili a 10 venditori del mercato
libero. Per gli 8 operatori che hanno violato le regole del Codice di condotta commerciale, sono
già stati avviati i relativi procedimenti sanzionatori.
Analoga attività sarà condotta per il 2025, sempre finalizzata a rafforzare la tutela dei clienti.
Sono state completate le attività avviate nel 2023 per la verifica dell’erogazione del bonus sociale
elettrico alla clientela in condizioni di disagio economico, con particolare riferimento ad alcuni
venditori che non effettuavano correttamente le rendicontazioni previste. Nel corso del 2024, sono
inoltre partite nuove verifiche, estese anche al bonus gas, che proseguiranno nel 2025.
Nel complesso, sono stati “sbloccati” bonus sociali luce e gas non erogati per 2,4 milioni di euro,
in favore di 16 mila nuclei familiari in difficoltà economica.
Le ispezioni congiunte hanno anche permesso di individuare un’azienda di vendita che, tramite
operazioni informatiche non corrette, ha impedito a migliaia di clienti di cambiare fornitore e
ulteriori 2 che hanno chiesto alla CSEA (Cassa per i servizi energetici e ambientali) la indebita
reintegrazione degli oneri generali di sistema non riscossi dai clienti, per un totale di circa 1
milione di euro.
Nel complesso, l’attività di vigilanza ha portato alla contestazione di “erogazioni” indebitamente