
(AGENPARL) – Thu 12 June 2025 Berlusconi: Ferrante, ha lasciato vuoto incolmabile ma suo faro è sempre acceso
“Per chi, come me, è cresciuto con l’idolo del Presidente Berlusconi nel cuore non è facile esprimere ciò che si prova nel ricordare quel maledetto 12 giugno. Il giorno in cui hanno strappato uno tra i migliori figli, il migliore dell’età contemporanea, del nostro Paese. Un prodotto, unico, del genio italiano.
Ricordare il Presidente è un tuffo nella vita di chi lo ha amato, stimato ed idolatrato, un bagno meraviglioso in un sentimento trentennale di passione puramente berlusconiana.
D’altronde la sua immensa grandezza era palese nelle piazze, nei dibattiti nelle scuole, nelle università, nei talk televisivi, sulla stampa, in Parlamento, negli stadi, nei consessi internazionali.
Ovunque andava si bloccavano le strade, alle manifestazioni era accolto come una star, ogni sua dichiarazione, gesto, pensiero era La notizia. Tutto è girato per 30 anni intorno alla sua figura. Edilizia, sport, imprenditoria, comunicazione, cultura, politica. E ciò accade solo ai grandi. E’ stato un imprenditore illuminato, uno statista innovatore, un re della comunicazione, un formidabile uomo di sport. Ma ciò sarebbe riduttivo. Perché è stato soprattutto un uomo buono, un uomo generoso, un uomo che sapeva guardarti negli occhi, metterti a tuo agio e farti sentire la persona più importante del mondo.
Aveva ciò che manca alla media classe politica (e non solo): una immensa umanità nel rapportarsi col prossimo.
Presidente, il senso di vuoto che ha lasciato è immenso ed incolmabile. Affettivo, politico, umano, sociale.
Essere scelto da Lei, aver goduto della sua stima personale è stato il regalo più grande, l’orgoglio che più vanto, la soddisfazione più forte.
Con umiltà, come Lei mi ha insegnato, cerco di dare il massimo al servizio delle istituzioni e del paese, cerco di non deluderla e di essere all’altezza delle sue sempre e giustamente altissime aspettative. So che da lassù mi guarda.
Ma, mi creda, non passa giorno che
non pensi cosa possa fare per non ledere la stima che lei ha avuto per me e la fiducia che ha riposto in me.
Non è sempre facile, il suo consiglio, le sue parole di confronto, la sua visione davano manforte nei momenti difficili, ma il suo faro è e sarà sempre ben accesso, continuerà ad illuminare la mia strada e a pormi nelle condizioni di discernere l’amore dall’odio, il bene dal male. Con una bussola ferma e costante: la libertà.