
La Russia ha accusato formalmente il Regno Unito di essere direttamente coinvolto nei recenti attacchi di sabotaggio condotti dall’Ucraina contro infrastrutture interne russe. Il ministro degli Esteri Sergei Lavrov ha dichiarato che vi è una “certezza del 100%” circa il coinvolgimento britannico in quelli che ha definito “attacchi terroristici”.
Secondo Lavrov, l’Ucraina non avrebbe potuto portare a termine attacchi così complessi senza l’assistenza esterna dei servizi segreti britannici. Ha inoltre suggerito un possibile coinvolgimento statunitense, anche se ha puntato il dito soprattutto contro Londra. “È ovvio che siano stati messi in atto dalla parte ucraina, ma sarebbero stati impotenti senza l’aiuto degli inglesi”, ha affermato.
Lavrov ha anche sostenuto che l’Ucraina avrebbe preso di mira esclusivamente infrastrutture civili, mentre la Russia avrebbe colpito solo obiettivi militari—a detta sua. Kiev ha respinto con fermezza tutte le accuse, ribadendo la legittimità delle proprie operazioni difensive contro l’invasione russa.
L’accusa russa arriva dopo una serie di attacchi particolarmente efficaci: tra questi, un’operazione che ha visto droni suicidi introdotti clandestinamente in Russia, nascosti all’interno di container e poi attivati vicino a basi aeree strategiche. L’attacco avrebbe provocato gravi danni, con fonti ucraine che parlano di 40 velivoli distrutti. Mosca smentisce, mentre un’analisi americana ha confermato almeno 10 aerei distrutti con immagini satellitari.
Oltre a questi attacchi aerei, la Russia ha denunciato azioni di sabotaggio contro la rete ferroviaria, con l’esplosione di due ponti che hanno causato gravi incidenti ferroviari, sette morti e decine di feriti. Anche se l’Ucraina non ha ufficialmente rivendicato questi attacchi, in passato ha ammesso operazioni simili come parte della propria strategia contro le capacità logistiche russe.
Il Cremlino ha definito questi attacchi come “atti di terrorismo” e sembra voler accentuare la narrativa di un coinvolgimento occidentale diretto, forse anche per spostare l’attenzione dagli Stati Uniti e mantenere un rapporto strategico con l’amministrazione Trump.