
(AGENPARL) – Mon 09 June 2025 FERRARA, INTITOLATA A GIORGIO PIACENTINI LA ROTATORIA TRA VIA CALDIROLO E
VIA TURCHI. SOTTO LA SUA GUIDA, IL CALZATURIFICIO ZENITH DIVENNE ECCELLENZA
NAZIONALE DEL DOPOGUERRA. FU ANCHE IDEATORE E PROMOTORE DEL PREMIO ESTENSE
Ferrara, 9 giugno 2025 – Ferrara omaggia la memoria di Giorgio Piacentini
(1902 – 1969), Cavaliere del Lavoro, imprenditore e filantropo. Oggi è
stata infatti intitolata a lui la rotatoria tra via Caldirolo e via Gaetano
Turchi, che si trova a pochi passi da quella che fu un tempo la sede del
calzaturificio Zenith, divenuto sotto la guida di Piacentini un’eccellenza
manifatturiera e industriale del panorama produttivo italiano nel
dopoguerra.
La cerimonia di intitolazione è in programma questa mattina, alla presenza
per l’Amministrazione Comunale dell’assessore Stefano Vita Finzi e dei
familiari di Giorgio Piacentini. La proposta di intitolazione, su
suggerimento di Carlos Dana, nipote di Giorgio Piacentini, e del pronipote
Giorgio Pizzirani, è stata approvata dalla Commissione cittadina per la
Toponomastica e dalla Giunta comunale e, infine, autorizzata dalla
Prefettura di Ferrara.
“Con questa intitolazione il Comune di Ferrara rende omaggio al nome e alla
storia di un personaggio che ha impegnato tutta la sua vita a favore
dell’industria ferrarese, anticipando concetti e azioni quali il welfare
aziendale e iniziative di carattere culturale e sociale, rivolte a tutto il
territorio, come con l’istituzione del Premio Estense e del Cineclub Fedic
Ferrara. Si tratta di un piccolo gesto, che ha per noi però un grande
valore: ricordare questa importantissima figura attribuendogli un luogo di
Ferrara, che tanto ha amato, vicino a quello che è stato il suo universo
professionale e umano. Ringrazio la famiglia per essere presente oggi e per
essersi prodigata nell’operazione di intitolazione. L’augurio è che la
figura di Giorgio Piacentini che possa essere modello ed esempio per tutti
noi”, così l’assessore Stefano Vita Finzi Zalman, che ha ringraziato per il
lavoro l’ufficio Toponomastica del Comune di Ferrara.
Figlio di proprietari terrieri della Bassa Ferrarese, sposato con Jolanda
Buzzoni nel 1925, Giorgio Piacentini divenne industriale di primo piano a
seguito della scomparsa del suocero Edgardo Buzzoni, avvenuta nel 1928.
Raccolse infatti l’eredità imprenditoriale fondando e diventando titolare
della Zenith, insieme al cognato Andrea. Nelle sue mani, infatti, l’azienda
decollò diventando leader nel settore delle calzature eleganti da uomo e da
bambino, con esportazioni record in America e non solo. Se nel 1929 le
maestranze occupate sono 135, con una produzione quotidiana di 160 paia di
calzature, nel 1943 la Zenith raggiunge i 510 dipendenti, raggiungendo una
produzione di 2250 paia di scarpe al giorno, di cui in alta percentuale
sono di tipo militare.
La guerra fu un durissimo scoglio per i Buzzoni-Piacentini, come riportano
le cronache del tempo. Lo stabilimento viene bombardato più volte e
duramente, tanto che a fine del conflitto la fabbrica si trova rasa al
suolo, con trecento operai senza lavoro. Dopo la Liberazione Piacentini
affronta la ripresa dell’attività in locali di fortuna. Sul finire del 1948
viene decisa la costruzione del nuovo stabilimento in via Caldirolo al
civico 84, che sarà ultimata nel 1950. Il nuovo opificio dà da lavorare a
500 unità tra operai e impiegati con una produzione giornaliera di circa
800 paia di calzature. “La complessa costruzione industriale, sorta in
un’area di 23mila metri quadri, costituisce quanto di più razionale può
riunire in sé uno strumento produttivo di tale importanza. Perché non solo
il dott. Piacentini ha cercato con il riammodernamento degli impianti e una
geniale distribuzione del lavoro di organizzare il ciclo produttivo secondo
i più recenti dettami della tecnica moderna, ma si è parimenti preoccupato
che il nuovo complesso fosse dotato di servizi ausiliari e igienici: mense,
spaccio, ambulatorio medico e biblioteca, attuato con criteri organici e
confortevoli”, come si legge in un interessante ritratto di Piacentini, che
emerge dai documenti conservati negli archivi della Federazione Nazionale
dei Cavalieri del Lavoro. Attenzione viene posta anche al welfare
aziendale, con l’invio in colonia per oltre 50 bambini dei lavoratori “a
totale carico della Zenith”, “anticipazioni ai capi famiglia per l’acquisto
di appartamenti” e donazione a ciascun operaio di una ‘sporta’ contenente
ogni genere di vettovaglia per Natale e “cospicui premi in denaro”.
Ma il nome di Giorgio Piacentini non è solo legato alla vicenda economica e
imprenditoriale di Ferrara. Fu infatti sua l’idea, mentre era presidente
provinciale dell’Unione industriali, di fondare il Premio Estense, la cui
prima edizione si svolse nel 1965.
Anche il Cineclub Fedic Ferrara fu fondato qualche anno prima, nel 1953,
per iniziativa di Piacentini. Il circolo di cultura cinematografica
ferrarese fu riconosciuto come il migliore d’Italia già pochi anni dopo,
nel 1956 e anche nel 1957.
Istituì negli stessi anni anche un asilo infantile a Fossanova San Marco,
borgo che era divenuto residenza della famiglia Piacentini. La struttura
scolastica viene considerata tra le migliori della provincia, con oltre 350
metri quadri di area coperta che consente l’assistenza di 150 bambini della
zona e dispone di sale per lavoro e doposcuola.
*Ferrara Rinasce*
*Comune di Ferrara*
Per informazioni
Anja Rossi
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