
(AGENPARL) – Sat 07 June 2025 COMUNICATO STAMPA
Toscana: Pronto soccorso e 118 in crisi. CIMO: «Regione ascolti nostre proposte per garantire cure sicure ai cittadini»
Il sindacato dei medici ha organizzato, insieme all’ANAAO ASSOMED, un convegno dedicato alla rete dell’emergenza-urgenza toscana. Numerose le proposte emerse: quarto LEA per il settore, valorizzazione del personale e ambulanze anche nelle aree più periferiche
Firenze, 7 giugno 2025 – Salvare i Pronto soccorso toscani e la rete del 118 per garantire a tutti i pazienti una presa in carico sicura ed efficace. Questo il messaggio lanciato dal sindacato dei medici CIMO che ha organizzato, insieme all’ANAAO ASSOMED e con il patrocinio dell’Ordine dei Medici di Firenze, l’evento “Una rete emergenza urgenza tra territorio e ospedale: soluzioni per oggi e per domani”, svoltosi oggi presso la Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, a Firenze.
Nel corso della giornata si sono confrontati rappresentanti dei sindacati di categoria, delle società scientifiche, delle aziende sanitarie, politici e medici dell’emergenza-urgenza, che hanno raccontato cosa significa oggi lavorare in un Pronto soccorso o su un’ambulanza.
Numerose le proposte avanzate dalla CIMO per risolvere criticità ormai strutturali, che potrebbero mettere a rischio la salute dei pazienti che chiedono supporto e assistenza ai servizi d’emergenza, sia ospedalieri che sul territorio: l’istituzione di un quarto LEA dedicato esclusivamente all’emergenza-urgenza, che racchiuda in un’unica filiera – con finanziamenti adeguati – il 118, i Pronto soccorso, la Medicina d’Urgenza, gli OBI (Osservazione Breve Intensiva) e i reparti di terapia semintensiva; è necessaria un’adeguata valorizzazione del personale sanitario in modo da rendere nuovamente attrattivi, per i professionisti, i Pronto soccorso, consentendo al contempo ai medici che operano sulle ambulanze di poter diventare dipendenti, ma di continuare a lavorare sul territorio; la previsione di postazioni del 118 anche nelle aree più periferiche e disagiate e non solo negli ospedali, per garantire a tutti i cittadini toscani interventi tempestivi e sicuri.
«I servizi di emergenza-urgenza, sia in ospedale che sul territorio, sono di fondamentale importanza per garantire la salute dei cittadini, perché in queste circostanze è in gioco la vita stessa dei pazienti – dichiara Morando Grechi, Segretario CIMO Toscana -. I mezzi di soccorso avanzato devono essere in numero congruo, avere personale adeguato. Non possiamo pensare che chiudere delle postazioni di soccorso come sta avvenendo sempre più spesso non abbia conseguenze. Si allungano i tempi per dare assistenza a chi chiede aiuto; è la sopravvivenza stessa del paziente ad essere a rischio. E se la situazione dell’emergenza territoriale è critica, è ancora più drammatica quella dei Pronto soccorso – continua Grechi – dove i medici in servizio sono la metà di quanti dovrebbero essere e mancano posti letto: sono le conseguenze di un decennio di tagli alla sanità. In queste condizioni non si riesce più a dare un’adeguata risposta alle esigenze di salute della popolazione. Molti pazienti rinunciano per le lunghe attese».
«Non è un problema nuovo – aggiunge Lorenzo Preziuso, Presidente regionale della Federazione CIMO-FESMED – il personale manca da oltre un decennio. Tutti i provvedimenti presi finora non hanno portato a risultati concreti. Non possiamo accettare che servizi essenziali come questi si basino ormai solo sulla adesione volontaria dei medici a turni aggiuntivi. È fondamentale che su questi temi si avvii un confronto immediato con le istituzioni regionali e siano presi provvedimenti coraggiosi e concreti, se vogliamo continuare ad assicurare a tutta la popolazione cure adeguate, soprattutto nelle situazioni critiche e urgenti. La rete dell’emergenza-urgenza in Toscana va evidentemente riformata, ma questo non può essere fatto senza tenere in adeguata considerazione il punto di vista dei medici e dei professionisti sanitari che la animano. Ci auguriamo che il vivo dibattito scaturito da questo convegno arrivi alle porte di Palazzo Strozzi Sacrati, e che si avvii immediatamente un percorso di riforma che ponga al centro la tutela della salute dei cittadini».
Giulia Cavalcanti
Ufficio Stampa CIMO