
(AGENPARL) – Sat 07 June 2025 Ufficio Stampa / Press Office
PressRelease/ComunicatoStampa
CAMPI FLEGREI | Approfondimento sullo sciame sismico
del 5 giugno 2025
[Roma, 7 giugno 2025]
Come da comunicato di fine sciame, emesso dall’Osservatorio Vesuviano
dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV-OV) alle ore 23:38
del 5 giugno, lo sciame sismico ha avuto inizio alle ore 6:39 ed è stato
caratterizzato da 24 terremoti con magnitudo Md ≥ 0.0 (24 localizzati) e con
magnitudo massima Md = 3.2 ±0.3. Di questi, solo 11 hanno avuto Md > di 1 e
sono avvenuti quasi tutti in località Solfatara-Pisciarelli a una profondità
compresa tra 2 e 3 km.
Come di consueto, è stata pubblicata anche la mappa delle accelerazioni al suolo
per l’unico evento di magnitudo 3.2 citato, dalla quale si evince che il massimo
scuotimento è avvenuto in area epicentrale, con valori di accelerazione di
picco pari al 18% g, in rapida attenuazione verso la periferia della caldera e con
valori trascurabili già a partire da 3 km dall’area epicentrale. La mappa è
stata prodotta utilizzando le registrazioni della rete accelerometrica
dell’Osservatorio Vesuviano e della rete RAN (Rete Accelerometrica Nazionale)
del Dipartimento della Protezione Civile (DPC).
Né prima né durante lo sciame sono state rilevate significative variazioni dei
parametri geochimici e geodetici misurati.
L’INGV-OV sta dedicando un impegno strategico e costante al
potenziamento e all’ammodernamento delle reti di monitoraggio
multiparametrico su tutti i vulcani napoletani, con importanti attività
focalizzate non solo sulla caldera Flegrea, ma anche sul Vesuvio e ai Campi Flegrei.
Questo sforzo mira ad estendere e migliorare la capacità di rilevamento e analisi
degli eventi sismici non solo nelle aree prossime alla caldera, ma anche in
quelle più distanti, garantendo una copertura capillare e una comprensione
approfondita dello scuotimento al suolo durante eventi sismici sia locali sia di
origine remota. Tutto ciò anche al fine di assicurare una sempre più efficace
risposta alle istituzioni preposte alle azioni di protezione civile e di
contribuire alla salvaguardia dell’enorme patrimonio culturale dell’area
napoletana.
La prima installazione riguarderà l’area archeologica di Pompei, dove sono
già in corso studi geologici e geofisici, nell’ambito di una importante convenzione
tra l’INGV e il Parco Archeologico di Pompei.
Maggiori informazioni sui dati misurati e sulle posizioni dei punti di misura
al seguente link.
Ufficio Stampa
Press Office
http://www.ingv.it
INGV Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
INGV – Ist. Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
INGV_press
ingv_press
INGV_press
ingv_press
Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
Link utili:
Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
Osservatorio Vesuviano (INGV-OV)
PressRelease/ComunicatoStampa
—-MC
—–
Ufficio Stampa
Press Office
http://www.ingv.it
INGV Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
INGV – Ist. Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
INGV_press
ingv_press
INGV_press
ingv_press
Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia