
(AGENPARL) – Fri 06 June 2025 X a.2025
6 giugno 2025
Comunicato stampa
A Verona un nuovo patto per il Terzo Settore
Firma dell’Accordo Quadro tra il dipartimento di Scienze giuridiche
e Adoa, associazione diocesana opere assistenziali
Venerdì 6 giugno, ore 11.15, sala delle Colonne, dipartimento di Scienze giuridiche, via Carlo Montanari, 9
Un nuovo importante passo per il rafforzamento del welfare generativo è stato ufficializzato venerdì 6 giugno, nella Sala delle Colonne del dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Verona, con la firma di un Accordo Quadro tra il dipartimento e l’Associazione Diocesana Opere Assistenziali di Verona.
A porre la firma sono stati Giuseppe Comotti, direttore del dipartimento e monsignor Roberto Campostrini, presidente Adoa. Presenti Tomas Chiaramonte, segretario generale Adoa, e Marco Bonato, consigliere Adoa.
L’iniziativa si è inserita nel contesto del 9° Cantiere Adoa, l’appuntamento annuale che da anni rappresenta un punto di riferimento per il Terzo Settore veronese. A suggellare questa edizione, oltre alla presentazione del nuovo Bilancio etico-sociale Adoa, è stata proprio la firma del documento che apre nuove prospettive di collaborazione tra mondo accademico, enti ecclesiali e realtà del sociale.
L’accordo punta a promuovere azioni condivise di studio, formazione e sperimentazione su temi cruciali legati alla tutela delle persone vulnerabili e al rafforzamento della cultura organizzativa degli enti del Terzo Settore. Tra gli ambiti prioritari, vi è la volontà di elaborare un protocollo comune per la tutela di minori, adulti fragili e anziani, ospiti di servizi o strutture residenziali e semiresidenziali. A partire da questo lavoro potrebbe nascere un osservatorio dedicato al monitoraggio delle buone pratiche, accompagnato da percorsi formativi per gli operatori del settore.
Altro fronte di intervento sarà lo studio di un modello organizzativo specifico e semplificato, ispirato al Decreto Legislativo 231/2001, capace di prevenire i reati e, allo stesso tempo, di adattarsi alle caratteristiche operative degli enti della cura e del Terzo Settore.
Il partenariato si propone anche di esplorare soluzioni statutarie innovative che favoriscano l’accesso degli enti al Registro Unico del Terzo Settore e la loro eventuale partecipazione a nuove forme di collaborazione come le Comunità energetiche rinnovabili e solidali, che possono coinvolgere anche istituzioni ecclesiastiche.
Una particolare attenzione sarà dedicata all’elaborazione e alla condivisione di Codici etici o Carte dei valori che possano essere adottati dagli enti aderenti ad Adoa e dai loro stakeholder, favorendo una maggiore coerenza tra principi ispiratori e pratiche operative.
Infine, l’accordo prevede la co-organizzazione di convegni, incontri e momenti di confronto pubblico su tematiche giuridiche, etiche e sociali di comune interesse, a ulteriore conferma della volontà di rendere stabile il dialogo tra accademia e territorio.
La firma dell’accordo rappresenta un momento simbolico e strategico per la costruzione di una rete di competenze e azioni che sappiano coniugare scientificità, valori e impatto sociale. Il dipartimento di Scienze giuridiche e Adoa si candidano così a divenire protagonisti di un laboratorio permanente di innovazione giuridica, etica e sociale al servizio del territorio.
Il Cantiere Adoa, è poi proseguito nel pomeriggio con laboratori operativi, si conferma così una piattaforma di elaborazione e confronto, dove il dialogo tra istituzioni, enti del terzo settore e mondo accademico dà vita a proposte concrete per costruire una società più giusta, accogliente e sostenibile.
Durante l’evento sono stati anche consegnati i premi del concorso #Generiamo_ADOA 2024/2025, tre premi di laurea del valore complessivo di 5.000 euro, destinati a giovani neo-laureati che si sono distinti per progetti e studi in ambito sociale. È stato inoltre assegnato per la prima volta il Premio speciale “Creatività e innovazione sociale Don Giampietro Fasani”, pensato per valorizzare esperienze e linguaggi innovativi capaci di promuovere il bene comune.
Un riconoscimento simbolico, ma anche concreto, dell’impegno delle nuove generazioni nel costruire un futuro più equo, responsabile e solidale.
Area Comunicazione e Public engagement