
(AGENPARL) – Thu 05 June 2025 **Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano**
Comunicato del 29/05/2025, ore 15:59
Nota ai media!
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I lavori del plenum vengono trasmessi in diretta sulla homepage http://www.consiglio-bz.org e sul canale YouTube del Consiglio provinciale. Su quest’ultimo è possibile interrompere lo streaming per rivedere i passaggi precedenti, in caso di interesse a specifici interventi. Alla pagina web http://www.consiglio-bz.org/it/filmati-delle-sedute-del-consiglio è disponibile invece, di norma dal giorno successivo alle riprese, una riproduzione strutturata delle stesse, con la possibilità di cercare e selezionare la discussione su un determinato atto e gli interventi dei singoli consiglieri/delle singole consigliere.
Consiglio
Lavori Consiglio: Riforma abitare, discussione generale 2
**Gli interventi di Köllensperger, Oberkofler, Rohrer, Foppa e Zimmerhofer nell’ambito della discussione generale del dlp 41/25. Eletta una nuova componente della Commissione Elettorale Circondariale – Sottocommissione di Brunico.**
All’inizio della sessione pomeridiana dei lavori del Consiglio provinciale di Bolzano è stato richiamato un punto istituzionale all’ordine del giorno ovvero l’elezione di un membro supplente della Commissione Elettorale Circondariale – Sottocommissione di Brunico. Su proposta di Harald Stauder (SVP), con 23 preferenze (su 33 voti) è stata eletta la sig.ra Viktoria Oberhammer.
È quindi ripresa la discussione generale del Riforma Abitare 2025.
Paul Köllensperger (Team K) ha detto che gli emendamenti, se accolti, miglioreranno il testo. ha aggiunto che i prezzi degli alloggi hanno meno a che fare con l’economia globale, come detto da Mair, che con quella locale. Il costo della vita è molto alto e gli stipendi molto bassi. Finché si punta solo sul turismo e sull’agricoltura ci sará questa situazione: c’è bisogno di una politica industriale seria e bisogna abbassare il costo della vita. Positivo nel disegno di legge è l’edilizia di utilità sociale, per creare spazio abitativo a prezzi accessibili, ma si sarebbe dovuto puntare maggiormente al mercato dell’affitto. Il canone provinciale presenta poche differenze da Comune a Comune: anche qua dovrebbe intervenire il piano di sviluppo comunale, e se i Comuni non si attivano dovrebbe farlo la Provincia. Gli stessi dovrebbero intervenire anche sull’onere burocratico. Il mercato degli affitti è attualmente quasi inesistente, bisogna che la politica intervenga, con soluzioni per Bolzano, Merano e Laives, soluzioni per i giovani e nuovi modelli. I giovani non vogliono indebitarsi, oppure non possono perché lavorano con Partita IVA, e hanno progetti di vita più flessibili: la legge avrá un effetto pari azero sugli affitti, e il convenzionamento al 100% ostacola gli alloggi a prezzo calmierato e fará aumentare il prezzo della libera cubatura. Molte disposizioni del disegno di legge vanno a favore di chi ha immobili nel verde agricolo: si vuole far credere che si intende rimediare alla vendita agli stranieri, ma si tratta di pochissimi casi. La maggior parte di chi compra è locale, e punta magari ad attività turistiche. Se il disegno di legge avrà un’efficacia, questo sarà visibile tra tanti anni: finora per abitazioni a prezzo accessibili la Giunta ha fatto ben poco. il problema si risoverá da sé perché i giovani se ne andranno, ma questo sarà un disastro, in primis per l’economia. La legge vuole intervenire anche sugli affitti brevi a scopo turistico e i B&B, ma solo su quelli registrati dopo il 2022. Possibile poi è che ci siano ricorsi relativi ai requisiti richiesti, in quanto diversi da quelli statali, ed è probabile che saranno accolti. queste camere vengono contate nel calcolo complessivo dei letti del 2022? difficile sarà attuare le ölimitazioni introdotte per i masi chiusi: non è così difficile reperire un diploma. Importanti sono i controlli. la norma genera speculazione e ricchezza con la cubatura agricola.
Zeno Oberkofler (Gruppo verde) ha chiarito l’importanza del tema, essendo destinato alla casa il 42% del bilancio famigliare. Il 70% degli alloggi sono di proprietà, e solo il 30% in affitto: uno squilibrio che danneggia il mercato degli affitti portando a prezzi esorbitanti. In Austria e Germania c’è un maggiore equilibrio. Il 50% degli alloggi in affitto sono sul mercato libero, un mercato totalmente saturo che porta a prezzi molto alti: la proprietà è quindi quella di investire tutto sull’affitto, e questo è il principio seguito dal Gruppo verde nella stesura degli emendamenti. I Verdi sono favorevoli vedono positivamente il modello dell’edilizia abitativa di utilità sociale, ma deve essere promosso di conseguenza, altrimenti gli alloggi a prezzi fissi, destinati all’acquisto, avranno il sopravvento. positivo è anche l’organismo di controllo a livello provinciale, gli interventi sulle barriere architettoniche, cosí come l’aumento del vincolo a 20 anni: era stato scandaloso ridurlo a 10. Importante è stata l’audizione sul tema, con la presenza di stakeholder che hanno fatto proposte interessanti integrate nel dlp. in commissione si è parlato del canone provinciale all’affitto: i grandi Comuni approfittano del fatto che sia univoco. In quanto alla sburocratizzazione, ha effetti positivi ma anche negativi: critico è che si deleghi molto alla Giunta, mentre sui sussidi serve una pianificazione chiara e certezza del diritto.Oberkofler ha apprezzato che fosse stato approvato l’emendamento dei verdi per un prezzo calmierato delle stanze degli studentati, importante sarebbe stata anche la reintroduzione dei contributi per i recuperi. In merito al fondo di garanzia, ci vorrebbero criteri per usufruirne, quali l’adozione del canone provinciale. Il dlp ha aspetti positivi, quale l’incentivazione dei recuperi, ma altri criticabili, per esempio il bonus cubatura. Si augura che la legge renda più accessibile l’abitare, e che si affermi l’edilizia abitativa di utilità sociale: sarebbe anche opportuno che il denaro venisse reinvestito in alloggi, come accade in Austria.
Madeleine Rohrer (Gruppo verde) ha fatto riferimento alla questione della “casetta in giardino”, su cui la legge interviene ma che riguarda pochi, nonché al fatto che la sanzione per l’abuso di alloggi riservati a scopi turistici viene triplicato, senza distinzione tra Comuni. In quanto al diritto di prelazione, è necessario che l’IPES venga informato dai Comuni che c’è un progetto, altrimenti i privati avranno il sopravvento. la legge prevede molte deroghe. Esso consente la conversione di strutture ricettive all’interno dell’area insediabile, e non viene riscosso il plusvalore di pianificazione. Rohrer ha quindi criticato l’articolo 21, e segnalato che il bonus cubatura ai fini dell’efficientamento energetico previsto nell’articolo 18 può essere utilizzato solo per abitazioni riservate alle persone residenti, ma ciò ciò non vale per i centri storici: questo pu`essere usato per nuove strutture ricettive. Nell’articolo dedicato alle aree naturali si introducono deroghe, per esempio per le piste da sci, senza tenere conto del cambiamento climatico. In quanto ai concorsi di progettazione, molto importanti dal punto urbanistico, non si comprende perché la Giunta rinunci a uno strumento molto valido. Sul disegno di legge hanno influito tante lobbies, e sono stati cancellati i riferimenti al cambiamento climatico, facendo finta che il Piano Clima non esista. L’articolo sui fienili inserito in commissione verrà per fortuna stralciato, forse è il compromesso per lasciare le “casette in giardino”.
Brigitte Foppa (Gruppo verde) ha rilevato alcuni spunti positivi nel disegno di legge, aggiungendo che della politica abitativa si è cominciato a parlare troppo tardi. Ha aggiunto che il tema interessa tutti, ma risulta molto complicato: quello che ci vorrebbe sono regole molto chiare, ma così non è, al pari di quanto succede nell’urbanistica. Questa riforma sembra una raccolta di tante piccole norme, ma quello che interessa alla cittadinanza è se i costi dell’abitare diminuiranno: così non è. Molte proposte fatte negli anni non sono state accettate. Il convenzionamento al 100% non è una vera soluzione, perché porta a una maggiore confusione, perché si pensa che riguardi la prima casa. guardando i portali di immobili, si vede che non mancano certo gli alloggi, peró ci vogliono abbastanza soldi. Il problema quindi non è la carenza, ma i prezzi: ci sarebbe voluta un’analisi più critica della politica dell’edilizia abitativa degli ultimi 40 anni in Alto Adige, che tra il resto ha sempre trascurato gli affitti. I contributi pubblici alla fine sono andati ai privati, per questo la riduzione del vincolo a 10 anni era inaccettabile, perché favoriva le speculazioni. Gli interventi sugli affitti a breve termine richiedono coraggio: c’è differenza tra chi offre in affitto 200 appartamenti e chi affitta una camera del proprio alloggio, tuttavia si è avviata la strada. La legge, che è una “omnibus sull’abitare”, è un mix di norme diverse che mirano in direzione diverse, non si sa se raggiunge l’obiettivo di maggiore equitá sociale. Fino a oggi non si è mai stati capaci di inserire in una legge il diritto fondamentale a una casa a prezzi accessibili.
Bernhard Zimmerhofer (Süd-Tiroler Freiheit) ha ricordato di essersi occupato all’inizio della sua attività della “svendita della Heimat”, nonché un proprio emendamento relativo ai vincoli nei paesi dove c’è piú del 10% di seconde case nella norma urbanistica, poi annacquato. Le aree edificabili sono solo il 5,5% del territorio totale, e le superfici costruite continuano ad aumentare; dei 116 Comuni, l’80% ha un piano delle zone di pericolo, che in futuro aumenteranno facendo diminuire l’area edificabile. Bisogna porre fine al fenomeno delle seconde case, riservando i nuovi edifici ai residenti; secondo l’ASTAT c’è una quota del 24% di alloggi che potrebbero rientrare sul mercato, quindi vanno tutelati i locatari. Ci vogliono anche edifici multigenerazionali; aumentano i nuclei famigliari con una sola persona, e questo influisce sulla richiesta di aree edificabili. In quanto allo stop ai posti letto, ci sono progetti per nuovi alberghi, quindi la norma è stata annacquata; nn c’è bisogno di una crescita quantitativa ma di una crescita qualitativa. Bisogna tenere conto del fabbisogno dei residenti, chiedendosi che territorio si vuole lasciare alle generazioni future.
(In osservazione delle disposizioni sulla par condicio (articolo 9 della legge 22 febbraio 2000, n. 28) in vigore in vista dei prossimi referendum popolari abrogativi (8-9 giugno), nei comunicati stampa vengono evitati riferimenti ai temi dei referenda abrogativi)
**MC**
Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano
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