
(AGENPARL) – Thu 05 June 2025 PEDOFILIA E RICATTI: CHIESTI 8 ANNI PER L’ASSISTENTE CAPO SCOUT DI TERRACINA. LA GARANTE MONICA SANSONI: “FONDAMENTALE LA SINERGIA ISTITUZIONALE PER TUTELARE I MINORI”
Si è tenuta presso il Tribunale di Roma l’udienza preliminare relativa al grave caso di abusi su minori che vede imputato Simone Di Pinto, diciannovenne di Terracina ed ex assistente capo scout del gruppo Agesci Terracina 3. Il pubblico ministero Vittoria Bonfanti ha richiesto per lui la condanna a 8 anni di reclusione e 60mila euro di multa per reati legati alla pedopornografia e all’abuso di minori, approfittando del ruolo educativo rivestito all’interno del gruppo scout.
Determinante, nel far emergere la vicenda e attivare l’indagine che ha portato all’arresto del giovane lo scorso 2 agosto, è stato l’intervento della Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Lazio, dottoressa Monica Sansoni. Attraverso il centro antiviolenza per minori vittime di violenza, la Garante ha accolto e ascoltato le famiglie coinvolte, offrendo loro orientamento e supporto, e favorendo così la denuncia dei gravi episodi contestati.
Dichiara la Garante Monica Sansoni:
“Questo caso doloroso dimostra quanto sia fondamentale che le istituzioni siano vicine ai minori e alle loro famiglie, offrendo spazi sicuri di ascolto e strumenti concreti di tutela. La collaborazione con le forze dell’ordine, la magistratura e le associazioni del territorio ha permesso di far emergere verità difficili ma necessarie. Questo è un momento molto delicato dove il superiore interesse del minore è l’unico aspetto che mi sta a cuore, come sempre confido nella giustizia. Il nostro impegno continuerà affinché nessun bambino sia mai lasciato solo e perché le vittime possano ricevere giustizia e sostegno adeguato.”
Alla costituzione di parte civile, oltre alle famiglie dei quattro minorenni coinvolti, hanno aderito anche il gruppo scout Agesci Terracina 3, la Garante regionale e le associazioni “Insieme a Marianna” Aps e “No Child Abuse”, segno di una comunità che ha scelto di reagire compatta contro ogni forma di abuso.
Il procedimento proseguirà l’11 luglio, quando prenderà la parola la difesa dell’imputato, che ha richiesto un rito abbreviato condizionato all’acquisizione di una consulenza psicologica.