
(AGENPARL) – Thu 05 June 2025 Coldiretti autorizza la libera e gratuita pubblicazione della foto: “Luigi Scordamaglia, Capo Area Mercati, Internazionalizzazione e Politiche Comunitarie di Coldiretti e Amministratore Delegato di Filiera Italia, oggi alla conferenza “Market Trends and Opportunities for Italian Wine in Asia”
5 giugno 2025
EXPO2025 OSAKA COLDIRETTI FILIERA ITALIA. SCORDAMAGLIA “ IL GIAPPONE SA APPREZZARE IL VALORE DEI PRODOTTI ITALIANI, È IL MOMENTO DI RILANCIARE LE ESPORTAZIONI”
Osaka, 5 maggio – “Questo è un mercato preparato, pronto a comprendere e apprezzare il vino come espressione del Made in Italy, ma non solo il vino, anche il territorio, la cultura, lo stile di vita e la tradizione” così Luigi Scordamaglia, Capo Area Mercati, Internazionalizzazione e Politiche Comunitarie di Coldiretti e Amministratore Delegato di Filiera Italia, intervenuto oggi alla conferenza “Market Trends and Opportunities for Italian Wine in Asia”, organizzato da ICE e Veronafiere presso il Padiglione Italia di Expo 2025 Osaka. “I consumatori giapponesi sono molto attenti e particolarmente esigenti – continua Scordamaglia – cercano etichette sostenibili, a basso impatto ambientale e ricche di storia”. E ha proseguito “Questo vale per il vino così come per tutti i prodotti alimentari italiani. Con una particolare attenzione alla qualità degli ingredienti e al rispetto del prodotto – basti pensare all’arte del taglio – il Giappone è uno dei Paesi al mondo più capaci di comprendere il valore aggiunto del nostro settore agroalimentare e di apprezzarlo per quello che realmente vale”.
Durante l’evento che ha rappresentato un momento chiave per analizzare le prospettive dell’export vinicolo italiano nei mercati asiatici, tra barriere tariffarie, sostenibilità e valorizzazione delle produzioni d’eccellenza del Made in Italy, Scordamaglia ha ricordato l’accordo di partenariato economico UE-Giappone, entrato in vigore il 1° febbraio 2019. “Un accordo – ha detto Scordamaglia – che ha rivitalizzato gli scambi commerciali, il primo in assoluto a includere un riferimento esplicito all’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici e ha creato un’area di libero scambio che copre circa 650 milioni di persone e rappresenta circa il 30% del PIL globale”
Punto centrale il rilancio delle esportazioni verso il Paese. Le nostre esportazioni verso il Giappone nel settore agroalimentare, infatti, sono cresciute del +157,8% tra il 1995 e il 2005, con un incremento di quasi 100 punti percentuali rispetto alla crescita del +58,9% registrata dalle esportazioni globali del settore nello stesso periodo. Considerando però il periodo dal 2015 al 2024, le esportazioni dell’industria alimentare italiana verso il Giappone sono aumentate da 724,8 milioni di euro a 980,4 milioni di euro, con un incremento del +35,3%, mentre le esportazioni globali del settore sono cresciute del +95,9% nello stesso periodo, raggiungendo i 56,778 miliardi di euro. Quindi, nel 2024, la quota delle esportazioni del settore verso il Giappone rappresentava l’1,7% del totale globale, mentre nel 2015 si attestava al 2,5%. “Ciò che serve – commenta Scordamaglia – sono partner locali affidabili in grado di garantire una presenza stabile sul mercato; altrimenti, con mercati fluttuanti che vanno e vengono, mantenere una posizione diventa difficile, e questo è particolarmente vero per la regione del Sud-est asiatico”.
“Lo straordinario successo del Padiglione Italia qui nell’Expo di Osaka – conclude Scordamaglia – testimonia l’assoluta eccezionalità del nostro Made in Italy frutto di un perfetto equilibrio tra tradizione ed innovazione meravigliosamente illustrato in un Padiglione unico per il quale come Coldiretti e Filiera Italia vogliamo ringraziare tutti quanti lo hanno realizzato a cominciare dal commissario Mario Vattani”