
(AGENPARL) – Thu 05 June 2025 Comando Provinciale Carabinieri Palermo
Palermo, 5 giugno 2025
COMUNICATO STAMPA
BALESTRATE: 66ENNE IN CARCERE PER VIOLENZE SULLA MOGLIE – LA
CORAGGIOSA DENUNCIA E LA “FLAGRANZA DIFFERITA” DEL CODICE ROSSO
I Carabinieri della Stazione di Balestrate, sotto il coordinamento del Dipartimento violenza di
genere e tutela vittime vulnerabili della Procura della Repubblica di Palermo, hanno arrestato un
uomo di 66 anni con l’accusa di maltrattamenti e lesioni nei confronti della moglie. L’intervento è
stato possibile grazie al coraggio della vittima e all’applicazione delle recenti normative del “Codice
Rosso” che, consentono l’arresto in “flagranza differita”.
L’escalation di violenza ha raggiunto il culmine quando, dopo l’ennesima lite, il marito ha aggredito
la donna con calci e bastonate, causandole lesioni ed ematomi guaribili in sette giorni. Minacciata di
morte e temendo per la propria vita, la vittima è riuscita a fuggire dall’abitazione e a chiedere aiuto
ai Carabinieri, denunciando di aver subito anni di soprusi e di aver vissuto in un continuo clima di
terrore domestico e totale sottomissione, infatti, il marito aveva anche il pieno controllo economico
della famiglia, trattenendo con sé tutte le carte di pagamento. La vittima ha altresì informato i tutori
dell’ordine di aver registrato, con il suo cellulare e all’insaputa del marito, un audio relativo
all’ultimo episodio di violenza.
Sebbene costretta a lasciare il telefonino nella fuga, i militari, si sono recati immediatamente presso
l’abitazione della coppia per recuperare il dispositivo ma, arrivati sul posto, hanno scoperto una
situazione di grave pericolo.
L’uomo, ancora in casa, aveva due pistole regolarmente detenute e già caricate, pronte per fare
fuoco. Una poggiata su di un ripiano nell’armadio della camera da letto e l’altra nascosta sotto il
cuscino del divanetto posto all’ingresso dell’abitazione. A tutela dell’incolumità della donna, i
militari hanno immediatamente ritirato cautelativamente le armi e recuperato il dispositivo,
acquisendo la preziosa registrazione audio.
Di fronte alla gravità dei fatti e alle prove raccolte, è scattato l’arresto in flagranza differita, un
meccanismo introdotto dal “Codice Rosso” che permette l’arresto anche a distanza di tempo dalla
commissione del reato quando, le successive indagini, confermano la violenza. L’uomo è stato
quindi tradotto in carcere.
Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo ha convalidato l’arresto, disponendo
per il 66enne la custodia cautelare in carcere, riconoscendo la fondatezza delle accuse e la necessità
di proteggere la vittima da ulteriori pericoli.
È obbligo rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, seppur
gravemente, e che la loro posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero
iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna
passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.