
(AGENPARL) – Thu 05 June 2025 Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri
V Reparto – SM – Ufficio Stampa
Roma, 5 giugno 2025
COMUNICATO STAMPA
VILLAGGIO ARMA: A VILLA BORGHESE CARABINIERI, SOROPTIMIST E UNA
NESSUNA CENTOMILA PER DIRE “NO” ALLA VIOLENZA DI GENERE
Una mattinata intensa di parole, emozioni e testimonianze quella vissuta oggi al “Villaggio Arma” di
Villa Borghese, dove si è svolto l’incontro “No alla violenza di genere”, promosso dall’Arma dei
Carabinieri con il Soroptimist International d’Italia e la Fondazione “Una Nessuna Centomila”. Un
confronto aperto con ragazze e ragazzi per parlare di prevenzione, consapevolezza e responsabilità
condivisa.
A inaugurare l’evento è stata la Dott.ssa Adriana Macchi, presidente di Soroptimist International
d’Italia, madrina della manifestazione, che ha sottolineato il valore di una collaborazione concreta tra
mondo civile e istituzioni. “La violenza affonda le sue radici in una discriminazione profonda e in un
rapporto di potere sbagliato, bisogna lavorare su una cultura del rispetto e della non violenza e per
una società equa”, ha spiegato.
Un’alleanza tra donne, forze dell’ordine e cittadinanza attiva può davvero fare la differenza. Proprio
in questa direzione vanno i progetti avviati tra Arma dei Carabinieri e Soroptimist, come “Una stanza
tutta per sé”: ambienti riservati e protetti all’interno delle caserme dove le donne possono raccontare
la propria storia in uno spazio accogliente, pensato per ridurre al minimo l’impatto emotivo della
denuncia. E anche il “Mobile Angel”: lo smartwatch collegato alla centrale operativa dei Carabinieri
per le vittime di violenza.
Nell’occasione ha preso la parola anche il Col. Barbara Vitale, Comandante della Sezione Atti
Persecutori del Reparto Analisi Criminologiche (RaCIS): “Ogni relazione violenta nasce da
un’emozione mal gestita. L’ira, il senso di possesso, la frustrazione: se non impariamo a riconoscerli,
rischiamo di confondere il controllo con l’amore; educare alle emozioni significa prevenire la
violenza ben prima che diventi reato.”
L’incontro è stato arricchito anche dal contributo della Fondazione “Una Nessuna Centomila”,
rappresentata da Monica Pasquino, formatrice, ed Eva Milella, autrice, podcaster e stand-up
comedian. Dopo la proiezione del video “Se io non voglio, tu non puoi” ed del corto “È come sembra”,
ideato dal laboratorio artistico della citata Fondazione, le due ospiti hanno invitato i ragazzi a riflettere
sul consenso, sul linguaggio e su come certe battute, silenzi o atteggiamenti vengano spesso
normalizzati pur rappresentando forme di violenza.
A chiudere la mattinata, la testimonianza della campionessa di Taekwondo Maristella Smiraglia,
atleta del Centro Sportivo Carabinieri. “Ho fatto dello sport la mia vita, la cosa che più mi ha lasciato
è l’idea di costruire la mia identità. Noi siamo l’unica persona che resterà con noi tutta la vita, quella
è il centro di tutto”, ha detto.