
(AGENPARL) – Thu 05 June 2025 **Accordo tra Regione e Auser per l’invecchiamento attivo degli anziani**
**Iniziative per promuovere corretti stili di vita e stimolarne la
partecipazione alla vita della comunità. Intesa sottoscritta anche da
AnciToscana, Federsanità Toscana e Asl **
Scritto da Walter Fortini, giovedì 5 giugno 2025 ore 17.40
Regione e Auser Toscana, associazione di volontariato e promozione sociale
con 183 sedi e oltre 35 mila iscritti, sottoscrivono un accordo di
collaborazione per fare rete e squadra e favorire l’invecchiamento attivo
degli anziani valorizzandone anche il ruolo nella società.
All’associazione andranno in tre anni 40 mila euro di risorse regionali.
Serviranno a realizzare attività ricreative e di prossimità per
contrastare solitudine e isolamento sociale, ma anche azioni di educazione
sanitaria e alimentare, promuovere l’attività fisica adattata e prevenire
dipendenze, inclusa la ludopatia.
Tra i campi di intervento anche la valorizzazione attiva della popolazione
anziana, l’inclusione e il benessere sociale, il supporto alla donne
migranti, attività con animali da affezione e incontri per promuovere la
digitalizzazione. E poi ancora camminate, iniziative sulle vaccinazioni e
sull’uso corretto dei farmaci (soprattutto contro l’abuso, perché a volte
se ne consumano troppi), azioni di eduzione contro le truffe, ginnastica
per la mente, contrasto alla violenza di genere, incontri al cinema,
medicina di genere, turismo sociale e culturale. L’intesa vede cofirmatari
anche Anci Toscana, Federsanità Toscana e le tre Asl territoriali presenti
con i loro direttori generali.
Gli anziani in Toscana
La Toscana è una delle regioni in Italia con la più alta percentuale di
anziani e con la più alta aspettativa di vita a sessantacinque anni. Non
mancano comportamenti già virtuosi: secondo l’indagine condotta nel 2022
dall’Agenzia regionale per la sanità, ad esempio, tra gli anziani toscani
i fumatori sono solo l’8.2 per cento, un dato inferiore alla media
nazionale che è il 9,8. Virtuoso è anche il dato sul consumo di alcol,
solo un anziano su tre – meno dunque della media italiana – ne fa uso.
Altri comportamenti e situazioni invece possono essere migliorati. Secondo
di nuovo l’indagine del 2022 solo il 16,4 per cento degli anziani toscani
consuma almeno cinque porzioni di frutta e verdura al giorno, le cadute
rappresentano una grande problema di salute e, pur non mancando occasioni
di socialità e volontariato, solo il 16,8 per cento degli anziani che
vivono nella regione rappresenta una risorsa per la propria famiglia o la
propria comunità, valore decisamente inferiore alla media nazionale pari
al 28,7 per cento.
Gli obiettivi
La sfida è quella di invecchiare mantendo una buona qualità di vita e uno
stile di vita corretto, ottimizzando le occasioni di promozione della
salute e partecipazione alla vita della comunità.
Secondo le indicazioni dell’Oms, l’organizzazione mondiale per la sanità,
il tema dell’invecchiamento attivo è uno dei temi prioritari delle
società attuali. Il programma “Comunità Attive” del Piano regionale
della prevenzione 2020-2025 prevede di promuovere, con il contributo di
tutti i firmatari, l’adozione consapevole di uno stile di vita sano e
attivo in tutte le età con azioni tese a rendere città e insediamenti
più sani, inclusivi e favorevoli alla promozione della salute, con
un’attenzione particolare ai gruppi più vulnerabili della popolazione,
riducendo la prevalenza di anziani in condizioni di fragilità e favorendo
l’identificazione di chi ha una maggior rischio di contrarre malattie
croniche non trasmissibili.
“Questo accordo – commenta il presidente della Toscana, Eugenio Giani –
evidenzia la forza di una rete, come quella che forse solo la Toscana può
mettere in campo, dove amministrazioni pubbliche e associazionismo fanno
squadra assieme”. “Un’alleanza – aggiunge – e un servizio
particolarmente importante quello svolto da Auser, presente con le sue
sezioni in due terzi del comuni toscani, da sviluppare ulteriormente nel
futuro se gli esiti saranno quelli attesi: un punto di partenza dunque più
che di arrivo. La Toscana è fra le regioni italiane con l’aspettativa di
vita maggiore e dobbiamo preoccuparci della cura della qualità della vita
degli anziani anche attraverso uno stretto rapporto con il privato
sociale”.
“La salute si tutela e si promuove non solo negli ospedali e negli
ambulatori – prosegue l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini -.
Lo si fa anche con la prevenzione e in questa attività la collaborazione
con Auser, che coinvolge decine di migliaia di anziani in politiche di
invecchiamento attivo, è importantissima”. “Auser – prosegue – ci
aiuterà anche nell’alfabetizzazione digitale delle persone più anziane,
affinché l’innovazione tecnologica che riguarda l’organizzazione dei
sevizi sanitari, un’opportunità per tutti, sia inclusiva e non lasci
indietro nessuno. Da questo punto di vista la collaborazione con Auser
sarà particolarmente proficua”. “Naturalmente – conclude l’assessore,
rispondendo ai giornalisti – una sanità pubblica e all’avanguardia
all’altezza di rispondere ai bisogni di salute di tutti i cittadini ha
bisogno di risorse adeguate. Il governo deve dire che tipo di sanità vuole
e se vuole una sanità pubblica, in grado ad esmepio di contrastare il
fenomeno delle liste di attesa, deve sostenerla, aumentando l’offerta di
servizi oltre che lavorare sull’appropriatezza”.
“Dobbiamo fare in modo – sottolinea Renato Capinoti, presidente di Auser
Toscana – che l’invecchiamento sia un invecchiamento di qualità e non una
anticipazione dell’infermità. Con questo accordo con la Regione
rafforziamo ulteriormente azioni che già erano parte delle nostre
attività. Siamo chiamati ad essere parte integrante del sistema di
prevenzione primaria e di questo siamo orgogliosi”. “Contro
l’invecchiamento – termina – la migliore ricetta è sentirsi in movimento
con la testa. Diceva Rita Levi Montalcini che si comincia ad invecchiare
quando si smette di imparare: noi vogliamo che si continui continuamente ad
imparare e a sentirsi attivi”.
“L’accordo sottoscritto oggi – conclude Roberta Casini a nome di Anci
Toscana – rafforza il lavoro condiviso nella direzione di una presa in
carico sempre più integrata, partecipata e orientata alla prevenzione.
Anci Toscana è chiamata a contribuire alla diffusione delle attività
promosse da Auser, supportando il coinvolgimento attivo dei Comuni. È un
ruolo che intendiamo esercitare con responsabilità e concretezza,
valorizzando anche esperienze passate come quella delle “Botteghe della
Salute”, strumenti di prossimità nati per garantire l’accesso ai servizi
nelle aree interne e più marginali della regione”.