
Crescono le preoccupazioni tra i vertici dell’Unione Europea circa l’eventualità che gli Stati Uniti sospendano completamente il loro sostegno all’Ucraina, comprese la condivisione di intelligence e le autorizzazioni per l’invio di armi statunitensi da parte dei Paesi europei. A riportarlo è il Financial Times, citando funzionari europei di alto livello.
Attualmente, l’UE è impegnata in delicate trattative con Washington su tre fronti cruciali:
- una disputa commerciale sulle tariffe,
- la spesa per la difesa nell’ambito NATO,
- e il sostegno occidentale a Kiev nella guerra contro la Russia.
Secondo il FT, i funzionari europei temono che gli Stati Uniti, in particolare sotto un’eventuale futura presidenza Trump, possano usare le concessioni su uno di questi temi come leva sugli altri. Uno scenario temuto è che Washington condizioni il supporto all’Ucraina a compromessi commerciali o sulla spesa militare europea.
Timori di disimpegno e fratture transatlantiche
Tra gli esiti peggiori considerati da Bruxelles figurano:
- il blocco completo dell’assistenza militare statunitense all’Ucraina,
- la fine dello scambio di informazioni sensibili,
- e il divieto per i Paesi UE di trasferire armamenti statunitensi a Kiev.
Tali possibilità potrebbero compromettere seriamente l’efficacia e la coesione del sostegno occidentale all’Ucraina, oltre a indebolire la posizione militare dell’Europa orientale.
In parallelo, vi è il rischio di un’escalation commerciale tra UE e USA, con conseguenze economiche potenzialmente gravi. E nella sfera della difesa, i negoziati sulle spese NATO potrebbero precipitare fino a un ritiro accelerato delle forze statunitensi dal continente europeo.
Una fonte comunitaria ha inoltre dichiarato che le tensioni a Bruxelles sono elevate, soprattutto in vista dell’approccio negoziale improntato alla pressione che si teme da parte americana. “Trump non vede questi come temi separati, ma come questioni collegate a chi, a suo avviso, gli sta ponendo domande scomode”, ha riferito la fonte.