(AGENPARL) - Roma, 4 Giugno 2025Il documentario, realizzato con la regia di Domenico Parisse, dal titolo “Il Crèmera nelle Terre di Veio”, dopo aver partecipato a due concorsi cinematografici – l’Acqua Film Festival 2024 di Roma e l’Archeofilm – Festival Internazionale del Cinema di Archeologia Arte e Ambiente a Firenze – e un anno di proiezioni in alcuni comuni del Parco di Veio e della Tuscia Viterbese, sarà proiettato nel luogo da dove tutto è iniziato, a Formello. L’appuntamento è fissato per le ore 18.00 di venerdì 6 giugno presso la Sala Grande “Cav. Bruno Sbardella” di Palazzo Chigi. Un progetto realizzato grazie alla determinazione del gruppo “Esploratori Veientani”, ma che ha visto coinvolti inoltre in modo sinergico Enti e professionisti dell’agro veientano. Incentrato sul binomio acqua- archeologia, argomento molto caro al Parisse, il lavoro ha preso in esame il percorso dell’antico fiume Crèmera, mettendo in risalto, lungo il suo tragitto, le emergenze archeologiche del periodo etrusco, romano e di epoche successive, presenti sul territorio. Particolare attenzione è stata posta nel ripercorrerlo, nella direttrice da nord, le sue sorgenti, sino al suo sfociare nel fiume Tevere, abbinando spettacolari immagini lungo il suo corso e mettendo in evidenza la storia dell’antica città di Veio, le cui rovine sono poste ai suoi margini. Grazie alla disponibilità fornita dalla competente Soprintendenza, nella persona della Dott.sa Carosi e del Commissario dell’Ente Regionale Parco di Veio, Giorgio Polesi, il lavoro è stato studiato per stupire gli spettatori con riprese di siti di grande interesse storico-archeologico, poco conosciuti o con aspetti sorprendenti ai più. Il tutto mettendo in rilievo un territorio unico nel suo genere, grazie alle particolari capacità/intenzioni del regista di ricercare aspetti salienti ed immagini straordinarie, in particolari condizioni temporali. Un documentario che ha visto gli addetti ai lavori impegnati per oltre sei mesi e che, proprio recentemente, è stato implementato attraverso contributi relativi agli aspetti geomorfologici.
ESPLORATORI VEIENTANI
Il gruppo degli Esploratori Veientani, sin dalla sua nascita ad opera di quattro amici appassionati e conoscitori del territorio (Francesco Braghetta, Luigi Perini, Pietro Macrì e Giannicolombo Gualerni), ha come fine il ricercare e valorizzare le bellezze naturalistiche, storiche e archeologiche presenti nell’Agro Veientano, luogo che si presta molto bene all’esplorazione e alla ricerca per la notevole presenza di siti. L’obiettivo del gruppo è quello di far conoscere quel vasto territorio che a partire dall’VIII secolo a.C. venne consolidato sotto l’egemonia politica e economica di Veio, e caratterizzato da componenti paesaggistiche e culturali di particolare valore. Proprio per questo motivo gli Esploratori Veientani hanno riportato alla luce numerosi luoghi d’interesse di diverse epoche storiche spesso abbandonati da molto tempo: dalle origini etrusche a quelle romane fino al medioevo. Hanno progettato e realizzato diversi Cammini quali “Il Cammino di San Silvestro e Costantino” ed “Il Cammino del Sole”, che seguono percorsi di antichi sentieri ricchi di Storia e Bellezze naturali. Hanno ripercorso quel dedalo di cunicoli Etruschi, seguendo le orme degli studiosi della British School at Rome i quali hanno dapprima ricercato e poi censito nel territorio veiente un totale di ventitré chilometri di cunicoli, a cui se ne devono sommare altri tre definitivamente crollati. Hanno collaborato alla realizzazione di documentari e programmi televisivi come “Il cacciatore di paesaggi” di Fabio Toncelli, mandato in onda all’interno del palinsesto di “Alle falde del Kilimangiaro”, una puntata di Linea Verde condotta da Marcello Masi; “Indiana Ghions” all’interno di “Striscia la notizia” accompagnando Jimmy Ghione in alcuni siti presenti sul territorio a nord della Capitale. Inoltre, hanno collaborato alla realizzazione di film con istituti scolastici delle medie e superiori ed eventi con varie Associazioni, con tematiche che vanno dalla sostenibilità ambientale del territorio alla solidarietà sociale. Non da ultimo è bene segnalare la collaborazione con il regista Domenico Parisse, finalizzata dapprima alla realizzazione del documentario “Il Crèmera nelle terre di Veio”, premiato all’Aqua Film Festival 2024 dell’attrice Eleonora Vallone con la mensione speciale “Fratello mare, Amico fiume, caro Lago” – presentato altresì nell’anno in corso al Firenze Archeofilm – Festival Internazionale del Cinema di Archeologia Arte e Ambiente – e successivamente alla fase di coordinazione e produzione del documentario “Le acque nelle forre dell’Agro Falisco”. Il gruppo inoltre ha tra le prerogative di promuovere attività rivolte a tutta la comunità dell’agro veientano e non solo: basti pensare alle diverse proiezioni dei citati documentari nei comuni della Tuscia Viterbese; all’ideazione e all’organizzazione della 1^ Adunanza della Lega Etrusca – Romana, in concorso con le Associazioni “Cornelia Antiqua” e “Irasenna”. Esperienze che hanno ancora di più messo al centro degli obiettivi la valorizzazione e promozione del Territorio mostrandone gli aspetti storico, archeologici ed ambientali in una modalità di viaggio che ha mirato a connettersi con le radici culturali ed identitarie delle comunità presenti, preservandone, inoltre, il ruolo della memoria.
UN PENSIERO DEL REGISTA
“Quando iniziai a scrivere Il Crèmera nelle terre di Veio, non potevo immaginare che la sua storia avrebbe preso una piega così profonda e misteriosa. Le parole, che si intrecciavano lentamente su carta, sembravano quasi vivere di vita propria. In quelle terre antiche, tra le rovine di Veio, mi sembrava di ascoltare una voce che proveniva dal passato, una voce che mi chiamava e mi spingeva a raccontare qualcosa di più grande, qualcosa che andava oltre la semplice trama. Ora, con la seconda edizione del libro, con le nuove immagini e la struttura che ho voluto cambiare, capisco finalmente il vero significato di quel richiamo. La profezia, che prima era solo una sensazione, una visione, è diventata realtà: Il Crèmera non è solo una storia, è una forza che attraversa il tempo. È il ritorno delle terre di Veio, il risveglio di un potere antico che riscopre la sua vera essenza nel presente. Nell’articolare il libro, ho sentito che qualcosa di più grande stava accadendo. Le nuove foto, la nuova struttura, non sono solo aggiunte estetiche, ma un segno di come la storia stia evolvendo, di come il Cremerà stesso stia crescendo, mutando. Ogni pagina ora sembra parlare in modo diverso, come se raccontasse qualcosa che non avevo mai visto prima. Non è più solo un racconto su un passato perduto, ma una visione di ciò che il futuro potrebbe essere. Una storia che non finisce mai, ma che rinasce ogni volta che viene letta, che prende nuove forme, che rivive nelle menti di chi ha il coraggio di immergersi in essa. La profezia che si cela dietro queste pagine è chiara: Il Crèmera non è solo un ricordo di un tempo che fu, ma una visione che ci spinge a guardare avanti, a capire che, come il territorio veientano, anche noi possiamo risorgere dalle nostre ceneri, possiamo riscoprire poteri dimenticati e rinnovarci. Questa seconda versione del libro non è solo un aggiornamento. È un nuovo inizio. Un ritorno, che si riaccende, più vive che mai. Fondamentale il contributo di tante persone, tra i quali Francesco Braghetta, Pietro Macrì, Luigi Perini, Gianni Gualerni, Nerea Rossini e Alessia Felici; grazie a loro, nel libro sono stati presi in esame diversi aspetti, riportando chiare informazioni di siti unici sul territorio”.
Domenico Parisse
IL REGISTA, DOMENICO PARISSE
Domenico Parisse, per due anni consecutivi – 2022 e 2023 – ha presentato e vinto la sezione Aqua e Turismo con due docufilm “L’Aniene e i suoi Giganti” e “Tivoli e le sue Acque”. Il primo documentario ha inoltre vinto altri premi importanti tra cui: Avanca Film Festival Portogallo 2022 miglior documentario straniero Montecatini Short Film Festival 2022, documentario rappresentativo degli italiani nel mondo Rovereto Archeologia Memorie 2023, finalista come miglior documentario Palenque International Film Festival – primo classificato documentaria archeologia 2023. È stato inoltre scelto come collaborazione con gli ospedali Gemelli di Roma e Niguarda di Milano in ambito nel progetto Medicinema per i malati oncologici mentre ‘’Tivoli e le sue Acque 2023’’ è stato premiato ‘’Aqua Film Festival 2023’’ come già detto con la menzione speciale Aqua & Turismo e quella di Medicinema. I documentari sono stati realizzati con la sua regia e il contributo di un team di esploratori del territorio. Nell’anno 2024 con il docufilm “Il Crèmera nelle terre di Veio”, Parisse è premiato presso la casa del Cinema con la mensione speciale “Fratello mare, amico fiume e caro lago”. Non ultimo, questo lavoro nella giornata del 6 marzo u.s. è stato proiettato presso l’Archeofilm Festival di Firenze, evento organizzato da Archeologia Viva – Giunti Editore, in collaborazione con l’Università degli studi di Firenze.
