
(AGENPARL) – Tue 03 June 2025 l ringraziamento dell’Associazione Cure Palliative ai suoi sostenitori, l’evento nella Sala Cerimonie a Palazzo Comunale
855 i casi presi in carico nell’ultimo anno
Livorno, 3 giugno 2025 – Si è tenuto questa mattina nella Sala Cerimonie di Palazzo Comunale l’incontro di ringraziamento dell’Associazione Cure Palliative
ai suoi maggiori sostenitori, tra cui anche il Comune di Livorno, le imprese locali e la Fondazione Livorno con l’intento di far conoscere alla cittadinanza la sinergia tra il terzo settore, gli enti pubblici e privati.
Hanno partecipato all’incontro il sindaco Luca Salvetti, l’assessore al Sociale Andrea Raspanti, il direttore generale del Comune di Livorno Nicola Falleni, la presidente dell’Associazione Cure Palliative Francesca Luschi, il socio fondatore Massimo Nannipieri, il presidente di Fondazione Livorno Luciano Barsotti e molti dei maggiori sostenitori dell’Associazione.
Dal 2003 l’Associazione Cure Palliative assiste a domicilio, in convenzione con l’Azienda Sanitaria Locale, sul territorio della provincia di Livorno e a titolo totalmente gratuito, pazienti affetti da patologie, oncologiche e non, in fase terminale o comunque avanzata.
Attualmente l’équipe multidisciplinare dell’Associazione mette a disposizione le prestazioni di 2 medici, 6 infermieri (reperibili anche nelle ore notturne e nei giorni festivi), 3 operatori socio-sanitari, 3 psicologi, 1 fisioterapista, 1 musicoterapista, 1 assistente sociale e 4 assistenti spirituali.
Realizzare tutto questo sarebbe impossibile senza il prezioso contributo economico e la collaborazione delle istituzioni, degli enti filantropici, delle imprese locali, e senza l’aiuto davvero rilevante di numerosi cittadini.
Imprescindibile fulcro dell’Associazione sono i numerosi e preparati volontari (impegnati in diverse attività, sia nell’ambito dell’area assistenziale, sia di quella organizzativo-amministrativa), la cui opera consente di garantire il funzionamento di servizi aggiuntivi (come il call center), indispensabili per il completamento delle attività assistenziali e per alleviare le quotidiane difficoltà di chi, purtroppo, si trova a condividere la propria vita con la malattia.
Lista sostenitori ACP:
– Fondazione Livorno
– TDT – Terminal Darsena Toscana
– Raffineria ENI di Livorno
– Trust
– Lorenzini e C.
– Toremar S.p.A.
– Porto di Livorno 2000 S.r.l.
– Fratelli Neri S.p.A.
– MarterNeri S.p.A.
– Hillebrand Gori Italy S.r.l.
– Agenzia marittima Spadoni
– Spedimar
– Comune di Livorno (contributo da progetto “Reperibilità infermieristica notturna” derivante dall’avanzo accantonato relativo all’indennità di risultato dei dirigenti del Comune)
– Stabilimento balneare Lido Livorno
E’ stato il Sindaco a prendere per primo la parola: “Voglio sottolineare il grande lavoro che l’Associazione Cure Palliative sta portando avanti ormai da ventidue anni. Il percorso è iniziato nel 2003 con l’assistenza a domicilio in convenzione con l’azienda sanitaria locale e poi la capacità di strutturarsi l’ha resa un fiore all’occhiello dell’assistenza e punto di riferimento di sostegno e aiuto nel fine vita.
Mi preme sottolineare l’importanza del gesto dei dirigenti del Comune di Livorno di destinare una quota importante del premio produzione all’Associazione Cure Palliative. Volevo ringraziare il direttore Nicola Falleni e il dirigente Alessandro Parlanti, dai quali è nata l’idea”.
La presidente dell’Associazione Cure Palliative, Francesca Luschi ha aggiunto:
“L’incontro di oggi è stato fortemente voluto per ringraziare tutti i sostenitori, le istituzioni, la fondazione e le imprese cittadine che hanno deciso spontaneamente e con grande partecipazione di restituire qualcosa alla loro comunità in termini di solidarietà e senso di responsabilità civile. Sono orgogliosa di poter dire che l’Associazione Cure Palliative a Livorno è al top sia per qualità del servizio, perché offriamo cure palliative specialistiche di base e sia per come è strutturata su tutto il tessuto cittadino. La nostra associazione ha processato quest’anno tra consulenze e presidi in carico ben 855 casi, oncologici e non. La nostra equipe non ha soltanto competenze tecniche e scientifiche, ma ha competenze che noi chiamiamo antropologiche, cioè umane, cioè l’accompagnamento, la vicinanza e la sensibilità, l’empatia non solo col paziente, ma anche con la famiglia.