
(AGENPARL) – Tue 03 June 2025 I consiglieri regionali Tesei, Melasecche, Pace, Agabiti, Giambartolomei,
Romizi, Pernazza e Arcudi “perplessi per una nomina inopportuna: si è reso
protagonista di affermazioni sessiste e profondamente offensive nei confronti
delle donne”
(Acs) Perugia, 3 giugno 2025 – “Apprendiamo con forte perplessità della
nomina di Nicola Lagioia a direttore della rassegna Umbria Libri. Riteniamo
inopportuna la decisione di affidare la guida di una manifestazione culturale
così prestigiosa a una figura che in passato si è resa protagonista di
affermazioni sessiste e profondamente offensive nei confronti delle donne”.
È quanto dichiarano i consiglieri regionali di opposizione Donatella Tesei e
Enrico Melasecche (Lega Umbria), Eleonora Pace, Paola Agabiti e Matteo
Giambartolomei (Fratelli d’Italia), Andrea Romizi e Laura Pernazza (Forza
Italia), Nilo Arcudi (Tesei presidente-Umbria civica).
“Le parole rivolte alla scrittrice Melissa P. sono state oggetto di legittime
proteste e di una forte indignazione da parte del mondo culturale e
femminile. Ancora più preoccupante – sottolineano gli esponenti
dell’opposizione – è stata la reazione dello stesso Lagioia, che ha
bollato come ‘aggressive’ le donne che manifestavano pacificamente contro
di lui, senza mai assumersi pienamente la responsabilità delle sue
dichiarazioni. In un momento storico in cui il rispetto e la parità di
genere dovrebbero essere valori irrinunciabili, la scelta della sinistra
umbra, che a parole si erge a paladina della ‘lotta al patriarcato e alla
cultura sessista’, appare profondamente ipocrita e incoerente. Ancora una
volta la distanza tra i proclami e le azioni concrete è abissale”.
“Ci rivolgiamo – concludono i consiglieri regionali – alle donne di
buonsenso anche all’interno della sinistra: intervengano per contrastare
una decisione che offende il buon gusto, la coerenza e i principi
fondamentali della dignità femminile. Chiediamo con forza alle istituzioni
competenti di rivedere questa nomina e di garantire che alla guida di
manifestazioni culturali pubbliche siano chiamate figure che incarnano valori
di serietà, rispetto e credibilità. E non possiamo infine non ricordare le
parole dell’assessore regionale Tommaso Bori, che in campagna elettorale
dichiarava di voler ‘restituire l’Umbria agli umbri’: oggi assistiamo
invece alla nomina, calata dall’alto, di un direttore pugliese, estraneo al
tessuto culturale e sociale della nostra regione. L’Umbria merita coerenza
e rispetto”. RED/mp
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/80288