
(AGENPARL) – Mon 02 June 2025 **Next Generation Fest, Giani e il 2 giugno ’46: “Italiani allora
protagonisti, come i giovani oggi”**
/Scritto da Redazione, lunedì 2 giugno 2025/
“Per riaffermare il protagonismo delle generazioni Z e Alpha, che non
sono solo il futuro ma il presente di questo mondo, il 2 giugno è la data
migliore per tenere il Next Generation Fest, come lo fu nel 1946, quando
gli italiani sono tornati ad essere protagonisti”.
Lo sottolinea il presidente Eugenio Giani quando stamani prende la parola
sul palco della quarta edizione del Next Generation Fest, in corso al
Teatro del Maggio di Firenze.
Ospiti dell’evento, fa notare Giani “sono tanti giovani che si affermano
con il loro talento, nello spettacolo, nella scienza, nella cultura e nel
volontariato”.E “mi fa piacere – spiega . identificare tutto questo con
il 2 giugno 1946.
“La Toscana – aggiunge – punta sui giovani, li vuole valorizzare e far
emergere. Forse rispetto ad altre generazioni sono meno iscritti ai
partiti, ma sono presenti forti e riescono a esprimere un contenuto di
innovazione e originalità, facendo la forza della nostra Regione”.
Ringraziando ragazze e ragazzi “per essere partecipi di questo
momento”, il presidente ricorda il significato fondamentale della Festa
della Repubblica. “Fu un voto particolare – ricorda Giani -, un ritorno
alla democrazia dopo una dura battaglia per la Liberazione e dopo che la
monarchia, che si era compromessa con la dittatura, era fuggita da Roma a
Brindisi dopo l’armistizio dell’8 settembre”.
“Furono scelti – aggiunge – anche i costituenti che scrissero la nostra
Costituzione: uno straordinario lavoro di avanguardia che mette in fila
giustizia sociale, ripudio della guerra, diritto al lavoro, diritto alla
salute, scuola e pubblica istruzione”. Fu la prima volta anche del
suffragio universale e del voto alle donne. “Democrazia, voto alle donne
e Costituzione, tre traguardi – evidenzia Giani – che il 2 giugno ogni anno
ci ricorda”.
Infine il presidente torna sul dramma di Gaza e ribadisce la richiesta
formulata ufficialmente nella giornata di ieri. “Nessuno discute la
legittimità dello Stato di Israele, nato e riconosciuto dopo l’orrore
dello sterminio degli ebrei durante la seconda guerra mondiale – afferma -,
ma dobbiamo dare la stessa possibilità, quello di uno Stato libero e
sovrano, al popolo palestinese”.
“L’unica vera soluzione – chiosa Giani – è quella di due popoli e due
stati, la difesa migliore per una popolazione oggi inerme. I palestinesi
vivono in quelle terra da duemila anni: hanno radici salde e quelle radici
non possono essere strappate, perché altrimenti sarebbe un genocidio”.