
È stato approvato nel corso del Consiglio Comunale di ieri, venerdì 30 maggio, il Rendiconto di Gestione, un documento fondamentale per l’attività amministrativa, in passato comunemente chiamato ‘Bilancio Consuntivo’.
La votazione ha trovato l’assenso dei consiglieri sia di maggioranza che di opposizione, ma va rilevato che non tutti i presenti si sono espressi: è stata registrata, infatti, un’astensione importante, cioè quella del Presidente del Consiglio, Giuseppe Santamaria, a fronte della quale il Sindaco, Quintino Rocca, ha tenuto a fare delle precisazioni.
“Per come si è svolta la seduta – ha dichiarato il primo cittadino santantonese – un ringraziamento da parte mia va, oltre al mio gruppo, ai consiglieri Giuseppe Leonardi, Lucia Finocchairo, Marcello Maccarrone, Valentina Vinciprova e Salvo Valenti, perché nonostante provengano da tre gruppi diversi hanno individualmente e coscienziosamente deciso di votare a favore, riuscendo così a garantire una continuità amministrativa all’Ente. Devo rilevare, allo stesso tempo, come sia apparso del tutto incomprensibile l’atteggiamento di chi non ha voluto voltare il documento: ricordo che il Rendiconto di Gestione non è un atto politico come il Bilancio di Previsione (che in qualche modo è espressione della programmazione politica dell’esercizio finanziario), ma è un atto amministrativo che serve a dare continuità all’Ente. Senza di questo, l’Ente non può ricevere i trasferimenti dallo Stato, non può assumere, non può continuare una normale attività amministrativa. Non votarlo o astenersi dalla sua votazione genera un danno che non viene inflitto a una amministrazione, ma a un Ente intero: ai suoi cittadini, ai suoi dipendenti e alle sue ditte fornitrici. Non vorrei dover leggere tra le righe di questa vicenda che qualcuno possa credere di essere nella posizione di fare trattative politiche col sottoscritto anche per la votazione di un documento come questo, essenziale per la vita dell’Ente. Nel caso l’avesse creduto, avrebbe sicuramente sbagliato interlocutore.
“Se davanti a un documento del genere si sceglie di non votare o di votare contro – ha concluso – lo si fa per far rilevare che contiene una falsità, e non certo perché non lo si condivide politicamente. Appare del tutto sconsiderata, quindi, l’astensione da parte del Presidente del Consiglio Comunale: un Presidente del Consiglio che non vota il Rendiconto di Gestione (attività tipica del Consiglio Comunale), e lo fa peraltro senza addurre alcuna motivazione, è un Presidente del Consiglio che ha scelto di abdicare al proprio ruolo. A questo punto faccia i conti con le conseguenze delle sue scelte e si dimetta“.
