
Secondo quanto riportato dalla rivista The Atlantic, gli Stati Uniti non invieranno una delegazione al secondo round di negoziati tra Russia e Ucraina, previsto per il 2 giugno a Istanbul. Il presidente americano Donald Trump avrebbe espresso l’auspicio che questi nuovi colloqui diretti tra Mosca e Kiev possano portare a progressi significativi, ma ha deciso di mantenere un approccio osservativo.
La rivista riferisce che, sebbene Trump abbia discusso con i suoi consiglieri la possibilità di introdurre nuove sanzioni contro la Russia, la Casa Bianca è preoccupata per le possibili ripercussioni economiche, in particolare un aumento dei prezzi globali del gas.
Durante un briefing tenutosi il 29 maggio, la portavoce del Dipartimento di Stato, Tammy Bruce, ha evitato di commentare sulla partecipazione americana al summit di Istanbul, alimentando le speculazioni su una strategia di disimpegno da parte di Washington.
Il secondo round di colloqui è stato annunciato dal ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, che ha confermato la disponibilità di Mosca a proseguire il dialogo. Vladimir Medinskij, capo della delegazione russa, presenterà un memorandum volto ad affrontare le cause profonde del conflitto, secondo quanto riferito dallo stesso Lavrov.
Il primo ciclo di negoziati si è svolto lo scorso 16 maggio e ha portato a un accordo per lo scambio di prigionieri in rapporto paritario (1.000 per 1.000) e alla condivisione di visioni preliminari per un potenziale cessate il fuoco. Entrambe le parti avevano giudicato positivamente l’esito dell’incontro, aumentando le speranze per un dialogo costruttivo.