
(AGENPARL) – Fri 30 May 2025 Uniniziativa promossa dal Ministero della Cultura, dello Sport e del
Turismo della Corea del Sud (MCST) e organizzato dalla Korea Foundation for
International Cultural Exchange (KOFICE)
Designers Table: sono dodici i giovani designer vincitori del progetto
culturale che lega Italia e Corea, protagonisti a novembre di due mostre
internazionali a Seoul e Milano
I designer, formati dai due architetti e designer italiani Ico Migliore e
Mario Trimarchi, hanno reinterpretato le due culture gastronomiche
attraverso la trasformazione simbolica delle posate
Dodici giovani designer sei italiani e sei coreani sono stati
selezionati come vincitori del progetto internazionale Designers Table,
uniniziativa di collaborazione culturale che unisce il design e le
tradizioni gastronomiche di Italia e Corea. Le loro creazioni saranno
inoltre protagoniste di due prestigiose mostre internazionali, in programma
nel mese di novembre a Seoul e Milano.
Promosso dal Ministero della Cultura, dello Sport e del Turismo della Corea
del Sud (MCST) e organizzato dalla Korea Foundation for International
Cultural Exchange (KOFICE), Designers Table si inserisce allinterno del
programma ufficiale dellAnno dello Scambio Culturale Corea-Italia
20242025.
Il progetto ha coinvolto i partecipanti in un percorso creativo e di
mentoring della durata di circa cinque mesi, durante il quale i designer
hanno reinterpretato le culture gastronomiche dei due Paesi attraverso la
trasformazione simbolica delle posate. Obiettivo: dare nuova vita a questi
oggetti quotidiani attraverso il linguaggio del design contemporaneo.
La cerimonia di lancio del progetto si è svolta in streaming presso il
Dongdaemun Design Plaza (DDP), alla presenza dei 12 giovani designer e dei
quattro mentor deccellenza, due per ciascun Paese. Per lItalia, hanno
partecipato Ico Migliore, architetto e tre volte vincitore del Compasso
dOro nonché detentore di tredici Red Dot Design Award, e Mario Trimarchi,
architetto e designer premiato con il Compasso dOro nel 2016. Per la Corea,
i mentor sono stati Yeo Miyoung, CEO di Studio D3, e Park Sungjae, CEO della
filiale coreana del marchio italiano di illuminazione Flos.
I progetti vincitori saranno esposti in due appuntamenti espositivi
internazionali: a Seoul, dal 12 al 30 novembre 2025, nellambito del Seoul
Design Festival, presso lo Seochon Lounge, e a Milano, dal 20 al 30 novembre
2025, presso liconico concept store 10 Corso Como, simbolo internazionale
di creatività e avanguardia.
Le due mostre rappresentano lapice di un intenso percorso di scambio
culturale tra Corea e Italia. Liniziativa è parte delle celebrazioni
ufficiali sancite il 3 maggio 2024 a Roma, con la firma di un protocollo
dintesa tra il Ministro coreano Yoo In-chon e la Vice Ministra italiana
degli Affari Esteri Maria Tripodi.
Dal ministero coreano hanno dichiarato: Questo progetto non sarà una
semplice mostra, ma un nuovo modello di diplomazia culturale basata sul
design e sulla diffusione dellonda coreana. Ci aspettiamo che diventi un
luogo di scoperta del potenziale creativo e della sostenibilità della
cooperazione tra i nostri Paesi.
Designers Table: i vincitori italiani
Guglielmo Brambilla (Bergamo e Seoul): designer di oggetti attivo tra
Bergamo e Seoul, è affascinato dalla cultura materiale, dal potere narrativo
degli oggetti e dai rituali a essi legati. Crede nellimportanza delle
tradizioni così come nella necessità di contestualizzarle attraverso
lintroduzione di nuovi artefatti e abitudini.
Marlisa Marasco (Gimigliano e Pavia): è una designer e architetto calabrese,
il cui lavoro nasce dallincontro tra memoria, materia e narrazione.
Attraverso oggetti e spazi, reinterpreta il suo patrimonio culturale in
chiave contemporanea, trasformando la tradizione in un linguaggio intimo e
poetico.
Mara Bragagnolo (Genova): è uninterior designer dedicata alla creazione di
spazi e progetti con un focus sul design inclusivo e accessibile. Originaria
di Genova, ha completato la sua formazione laureandosi in Interior Design
presso la Glasgow School of Art. Successivamente, si è anche specializzata
in Olfactive Spatial Design e Architettura Inclusiva.
Giuglia Vecchiato, SURI studio (Venezia): SURI Studio è un progetto
indipendente legato al gioiello contemporaneo e alla scultura. Situato a
Venezia, trae ispirazione dallacqua, fattore determinante che scandisce il
ritmo della vita.
Gianluca Sestini (Firenze): designer toscano, attivo sul territorio
fiorentino, la cui ricerca si concentra sullo spazio urbano e sugli oggetti
che lo abitano, indagandone il valore duso e la dimensione relazionale. Al
centro del suo lavoro cè la relazione tra persona e oggetto, intesa non
solo in termini di consumo, ma di fruizione attiva e consapevole.
Giulia De Franco (Milano): product Designer milanese con una profonda
passione per linnovazione e la sostenibilità, crea soluzioni che uniscono
estetica e funzionalità, con un particolare interesse per la Biomimetica e
lo sviluppo di Bio-Materiali. Esplora nuove idee ed affronta sfide creative,
aspirando ad un miglioramento continuo attraverso lo studio e la ricerca.
Designers Table: i vincitori coreani
Euna Lee (Seoul e Sydney): designer e narratrice che vive tra Seul e Sydney,
con un background in architettura del paesaggio e illustrazione. Esplora il
modo in cui narrazioni visive e oggetti plasmano gli ambienti quotidiani. La
sua attività spazia dalla creazione di libri illustrati allinsegnamento
della programmazione, dalla creazione di prodotti alla vendita di strumenti
software creativi.
Heeueon Rha (Seoul) è una designer che crea esperienze giocose che
incoraggiano il pubblico a vedere concetti familiari da nuove prospettive.
Appassionata di esplorazione della materialità, esplora costantemente nuovi
media, spaziando da mobili e oggetti allintelligenza artificiale, al web e
alle esposizioni.
Jisu Jeong: si occupa di progettazione di oggetti che si possono toccare con
mano, infondendo in essi esperienza, materialità e memoria sensoriale.
Convinta che gli oggetti possiedano una silenziosa vitalità, esplora il
sottile movimento strutturale nelle sue opere. Attraverso il design,
immagina delicate connessioni tra persone e oggetti: un futuro intimo di
presenza condivisa.
Junghyun Kim: persegue un design dimpatto, come una storia che chiunque
possa sentire e comprendere. Ogni prodotto è realizzato per suscitare
curiosità, coinvolgere e lasciare unimpressione duratura. Progetto non solo
per luso, ma per lemozione, il ricordo e il significato.
Jungyeon Shin: radicata nella progettazione spaziale, la sua pratica esplora
una creazione senza confini tra discipline diverse. Affronta temi specifici
come tradizione, materialità, località e cultura del consumo, riformulandoli
attraverso approcci sperimentali.
Subin Seol (Seoul e London): crede che il design non sia solo una questione
di estetica e funzionalità, ma anche un potente mezzo narrativo. La
filosofia progettuale di Seoul si concentra sulla trasmissione di