
(AGENPARL) – Thu 29 May 2025 Buon lavoro.
COMUNICATO STAMPA
Centro storico tra cantieri infiniti e ostacoli quotidiani.
Nonostante i numerosi solleciti pubblici e la crescente esasperazione dei cittadini che vivono su strade interessate dai sottoservizi, ad oggi dalla Giunta comunale e dal Sindaco non è pervenuta alcuna risposta sulla questione cruciale delle ripavimentazioni nel centro storico.
La città ha diritto di sapere quale sarà la linea scelta per restituire dignità alle strade del centro storico interessate dai lavori sui sottoservizi e i residenti di quelle strade hanno il diritto di vedere finiti i lavori che al momento sono fermi in diverse zone a causa di questa empasse.
Si utilizzeranno i sampietrini o ci sarà l’ennesima colata d’asfalto provvisorio?
Al momento si contano solo diversi cantieri fermi.
Intanto, quintali di sampietrini precedentemente divelti da quelle stesse zone, giacciono inutilizzati nella zona industriale di Pile. Lasciarli abbandonati e procedere con l’asfaltatura provvisoria sarebbe uno spreco inaccettabile, oltre che un errore strategico: l’asfalto provvisorio ci costringe a intervenire nuovamente, con costi e disagi raddoppiati.
Basterebbe un addendum contrattuale per chi sta gestendo i lotti del secondo stralcio, con indicazioni precise e condivise: servono decisioni, non improvvisazione né ulteriori perdite di tempo.
Mentre ci si prepara a celebrare L’Aquila come Capitale italiana della Cultura, il centro storico si trasforma ogni giorno in una corsa a ostacoli. L’Aquila è un grosso cantiere senza regia nè una visione che riesca a conciliare la ricostruzione con le esigenze di chi vive, lavora o semplicemente attraversa il cuore della città. E basta un solo evento, come una innocua corsa podistica, a moltiplicare infinitamente il disagio.
Da giorni, la chiusura al traffico dell’ultimo tratto di Corso Federico II davanti all’INPS, unita alle modifiche su Viale Rendina, Via dei Giardini e Via San Michele, rappresenta l’ennesimo colpo per lavoratori, residenti ed esercenti. E non si è tenuto conto del fatto che l’utenza dell’INPS è composta in gran parte da soggetti fragili, spesso invalidi, che si recano al centro medico legale per visite periodiche. Se non potranno utilizzare i parcheggi per disabili installati su corso Federico II come faranno a raggiungere l’INPS da adesso fino al 30 luglio, data presunta di fine lavori? La riapertura forzata di via Jacobucci, inoltre, diventa solo ulteriore motivo di preoccupazione: era stata resa pedonale per il progetto di riqualificazione dell’area della Villa Comunale che diveniva un unicuum con il porticato dell’Emiciclo regionale, ma in una città dove il provvisorio diventa spesso un brutto definitivo, è lecito domandarsi cosa accadrà di quell’area.
Anche Piazza Palazzo e le vie limitrofe sono paralizzate per i lavori: la chiusura di Via Accursio e Via Paganica sta creando disagi a chi ci abita e a chi ci lavora. Nessuno contesta l’importanza dei cantieri, ma è indispensabile contemperare le esigenze della ricostruzione con quelle di residenti, commercianti e cittadini, attraverso una viabilità alternativa pianificata e con adeguate misure economiche compensative regionali che pure sarebbero previste se solo questa amministrazione volesse accedervi.
Il Sindaco esca dal mutismo selettivo che ha adottato da troppi anni e chiarisca con urgenza le scelte strategiche sulla ripavimentazione del centro storico e sulla sua fruibilità nelle more dei cantieri e della viabilità: bisogna avviare un confronto vero e trasparente con cittadini, esercenti e tutti i portatori di interesse.
Paolo Romano – L’Aquila Nuova