
(AGENPARL) – Wed 28 May 2025 https://www.aduc.it/articolo/jd+vance+cristianesimo+muscolare_39283.php
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JD Vance e il Cristianesimo Muscolare
Cos’è il Cristianesimo Muscolare?
Il cristianesimo muscolare nasce in Gran Bretagna nella seconda metà dell’Ottocento come movimento teologico e filosofico, per poi essere rilanciato con forza dai protestanti evangelici negli Stati Uniti tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo. Il movimento prende piede in un periodo di forte ansia sociale tra i bianchi anglosassoni, preoccupati che la crescente urbanizzazione, la delega dei lavori manuali agli immigrati e l’emancipazione femminile stessero ammorbidendo e indebolendo il carattere maschile, rendendo gli uomini più vulnerabili al peccato e alla decadenza morale.
Questo movimento proponeva un nuovo vangelo della salute e della virilità, in cui la forza fisica, la disciplina, il sacrificio di sé, il patriottismo e la mascolinità venivano considerati valori cristiani fondamentali. Il modello ideale era un uomo forte, capace di controllare e indirizzare la propria energia fisica a fin di bene, incarnando così sia la forza che il carattere cristiano.
Diventarono emblematiche figure come Eugen Sandow, body-builder prussiano noto come l’Ercole moderno e perfino Gesù fu reinterpretato come uomo supremamente virile. Questo Gesù muscoloso divenne il simbolo perfetto del cristianesimo muscolare, che esaltava la cultura fisica, lo sport (soprattutto di squadra), la vita all’aria aperta e il sacrificio personale.
Il cristianesimo muscolare influenzò la nascita di organizzazioni come la YMCA (Young Men’s Christian Association) e i Boy Scout, e fu sostenuto da figure come Theodore Roosevelt, che vedevano nello sport e nell’attività fisica strumenti di formazione morale e patriottica. Il movimento promuoveva la figura del “barbaro gentiluomo”: un uomo che univa la rudezza e la forza fisica a un saldo carattere cristiano, capace di guidare e proteggere la società.
Il cristianesimo muscolare fu anche espressione di una reazione alle trasformazioni demografiche, intellettuali e politiche dell’epoca, e in alcuni casi si intrecciò con idee di gerarchia razziale e perfezione somatica maschile, sfiorando tematiche eugenetiche. Tuttavia, la sua influenza più duratura si è avuta nella promozione dello sport, dell’educazione fisica e di un ideale di mascolinità attiva e responsabile. Il cristianesimo muscolare rappresenta una risposta cristiana moderna alla crisi della mascolinità e alla trasformazione sociale, proponendo un modello di uomo forte, attivo, patriottico e moralmente saldo, in cui la fede si esprime anche attraverso la cura e la disciplina del corpo.
JD Vance, attuale vicepresidente degli Stati Uniti e convertito al cattolicesimo, è noto per le sue forti critiche verso ciò che definisce denigrazione culturale della mascolinità. Vance ha più volte sostenuto che la cultura americana sia ostile alle virtù maschili tradizionali e ha invocato una rinascita di una virilità decisa e consapevole. Vance ha dichiarato:
“La nostra cultura manda un messaggio ai giovani uomini: dovreste reprimere ogni impulso maschile… Non permettete a questa cultura malata di convincervi che siete cattive persone solo perché siete uomini… Noi crediamo davvero che Dio abbia creato maschio e femmina per uno scopo.”
Questa retorica richiama da vicino l’etica del cristianesimo muscolare, che voleva recuperare e celebrare le virtù maschili come volute da Dio e necessarie per la società. Il messaggio di Vance ha trovato particolare riscontro tra i giovani uomini cristiani conservatori, che vedono in lui un difensore di un cristianesimo più assertivo e orientato all’azione. L’approccio di Vance contrasta con versioni “addolcite” della virilità cristiana promosse da alcune organizzazioni evangeliche statunitensi. Questo lo avvicina ulteriormente alla tradizione del cristianesimo muscolare, nata proprio in reazione a quella che i suoi promotori vedevano come una femminilizzazione della chiesa e della società.
Il percorso religioso di Vance – da un background evangelico “hillbilly” al cattolicesimo – è stato segnato dalla ricerca di una fede che unisce rigore intellettuale, continuità storica e chiarezza morale. Vance ha citato l’influenza della dottrina sociale cattolica e degli scritti di Sant’Agostino, sottolineando dovere, virtù e importanza della famiglia e della comunità, valori che si sovrappongono a quelli del cristianesimo muscolare, anche se la sua prospettiva è filtrata più dal cattolicesimo che dal protestantesimo.
Sebbene JD Vance non ha mai fatto riferimento diretto al cristianesimo muscolare, la sua retorica e la sua visione del mondo riecheggiano molti dei suoi principi fondamentali: la valorizzazione della mascolinità, l’integrazione tra fede e azione, e la convinzione che il rinnovamento cristiano richieda uomini forti e disciplinati.
La peggior cosa che ci può succedere è di avere a che fare con epigoni italiani, che sono sempre peggio degli originali. Che Dio ci guardi dagli imitatori de noantri, sia maschi che femmine.
Gian Luigi Corinto, Geografia e Marketing agroalimentare nell’Università di Macerata, collaboratore Aduc
COMUNICATO STAMPA DELL’ADUC
URL: http://www.aduc.it
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