
(AGENPARL) – Wed 28 May 2025 DIREZIONE COMUNICAZIONE E IMMAGINE
UFFICIO STAMPA
Audizione in Commissione Ambiente alla Camera dei Deputati
CONFCOMMERCIO SU RESPONSABILITÀ ESTESA DEL PRODUTTORE NEL TESSILE: SÌ ALL’EPR, MA NUOVI OBBLIGHI SIANO PROPORZIONATI PER EVITARE IMPATTI SULLA FILIERA
“Il settore tessile e abbigliamento italiano rappresenta un pilastro strategico per l’economia nazionale, con un impatto significativo su produzione, distribuzione, occupazione e export. Per questo, l’introduzione del regime di responsabilità estesa del produttore si configura come un’importante leva normativa per promuovere una gestione integrata e circolare del ciclo di vita dei prodotti tessili”: così Maurizio Grifoni, incaricato di Giunta per l’economia circolare e la solidarietà di Confcommercio, al termine dell’audizione informale sulle tematiche concernenti i regimi di responsabilità estesa del produttore nella gestione dei rifiuti nel settore tessile presso la Commissione Ambiente della Camera dei deputati.
“In questo contesto – ha proseguito Grifoni – è necessario introdurre misure di sostegno a favore dei negozi di prossimità coinvolti nel nuovo sistema di raccolta dei rifiuti tessili post-consumo. Sebbene non siano considerati tra i principali attori della filiera, i punti vendita fisici saranno comunque chiamati a svolgere un ruolo attivo come luoghi di conferimento dei capi usati da parte dei consumatori. Una responsabilità che comporterà ricadute significative in termini di organizzazione, spazi e costi gestionali.”
Confcommercio sottolinea inoltre la necessità di prevedere un’esenzione esplicita del contributo ambientale per i prodotti tessili a marchio ‘private label’, purché sia documentato che il produttore terzo abbia già assolto l’obbligo contributivo. “L’obbligo di pagamento a carico del distributore – ha spiegato Grifoni – comporterebbe una duplicazione ingiustificata del contributo per lo stesso prodotto, con conseguenti distorsioni di mercato.”
In conclusione, Confcommercio ribadisce il proprio sostegno alla logica dell’EPR, sottolineando però la necessità di un’impostazione equa, sostenibile e inclusiva. E’ solo infatti attraverso un approccio integrato e una reale collaborazione tra istituzioni, imprese e cittadini che sarà possibile costruire una filiera tessile davvero circolare, capace di generare valore economico e ambientale nel rispetto dei principi dell’economia circolare.