
(AGENPARL) – Wed 28 May 2025 *Piemontese: “Su HCV Puglia impegnata e in linea con le Regioni”*
“Comprendo il ruolo di stimolo e controllo proprio di ogni consigliere
regionale, specie se esperto di sanità pubblica, ma sorprende e dispiace il
tono allarmistico e in parte fuorviante del comunicato diffuso oggi dal
professor Pier Luigi Lopalco sullo screening HCV in Puglia”.
“Il programma di screening è pienamente operativo, con risorse ben
utilizzate, una pianificazione dettagliata e una rendicontazione costante
verso il Ministero della Salute. La Regione Puglia non solo ha attivato
tutti i canali previsti dal Piano nazionale, ma ha anche rafforzato il
sistema con l’acquisto dei cosiddetti POCT, i Point of Care Testing che
sono dispositivi o sistemi diagnostici utilizzabili direttamente sul luogo
di cura o vicino al paziente, oltre alla messa in rete delle farmacie,
campagne di comunicazione multicanale e l’attivazione dello screening nei
SERD, i Servizi per le Dipendenze, nelle carceri e nei laboratori
pubblici”. Lo dichiara il vicepresidente della Regione Puglia e assessore
alla Sanità, Raffaele Piemontese in risposta alle dichiarazioni del
consigliere Lopalco in merito all’attuazione del programma di screening
gratuito per l’epatite C.
Nel dettaglio, oltre 600.000 cittadini della fascia di età 1969–1989 sono
già stati raggiunti con chiamate attive con SMS, attraverso l’App IO o
telefonate). Ci sono 900 farmacie convenzionate che eseguono mediamente
20.000 test al mese, con una copertura capillare su tutto il territorio.
Sono già attivi i POCT nei SERD e negli Istituti penitenziari pugliesi.
Sono stati recuperati oltre 107.000 test opportunistici offerti a persone
che accedono ai servizi sanitari per altri motivi, eseguiti prima
dell’avvio della chiamata attiva. È in corso la campagna di comunicazione
mirata sui canali social, stampa, cartellonistica e spot video.
“Il nostro tasso di adesione – sottolinea l’assessore Piemontese – è
perfettamente in linea con quello delle altre Regioni italiane, come
confermato anche nei tavoli tecnici interregionali”.
Piemontese chiarisce anche la questione dell’ampliamento della platea: “Le
Regioni, compresa la Puglia, hanno chiesto formalmente al Ministero della
Salute l’estensione della fascia d’età coinvolta nello screening. Ma si
tratta di una decisione che non può essere assunta unilateralmente. Nel
frattempo, il Parlamento sta discutendo un disegno di legge nazionale per
ampliare lo screening ai nati dal 1940 al 1989 e destinare nuove risorse.
Tali nuove risorse consentirebbero alla Puglia di coinvolgere anche la
categoria dei laboratori privati accreditati al fine di ampliare l’offerta
e conseguire i migliori risultati possibili. Saremo pronti ad attivarci,
come sempre, con tempestività”.
“La lotta all’HCV – conclude Piemontese – è una battaglia di civiltà che
non si vince a colpi di comunicati roboanti, ma con la pazienza della
programmazione, la concretezza delle azioni e l’unità delle istituzioni. In
questo spirito, siamo ovviamente disponibili a ogni audizione utile a fare
chiarezza e a migliorare ulteriormente il nostro impegno per la salute
pubblica”.