
(AGENPARL) – Wed 28 May 2025 Mozione dei consiglieri regionali Maria Grazia Proietti, Francesco Filipponi
e Stefano Lisci (Pd)
(Acs) Perugia, 28 maggio 2025 – “Sollecitare il Governo affinché
intervenga sulla questione del sistema carcerario umbro con una riforma seria
del sistema penitenziario. E prevedere nei prossimi documenti di
programmazione regionale, misure e risorse a sostegno delle attività di
supporto alla popolazione detenuta e al personale penitenziario”. Lo
chiedono con una mozione alla Giunta regionale i consiglieri regionali Maria
Grazia Proietti – prima firmataria –, Francesco Filipponi e Stefano Lisci
(Pd).
“Lo scorso 1° maggio un detenuto si è tolto la vita nella Casa
Circondariale di Terni, l’ultimo di una scia di eventi drammatici che,
purtroppo, avvengono sempre più di frequente nei penitenziari umbri. La
presidente della Regione, Stefania Proietti, in seguito all’ennesima
tragedia – continuano i tre consiglieri – ha dichiarato che non ‘non è
più possibile far finta di niente’ in merito al sovraffollamento, alla
carenza di personale e alla mancata piena attivazione del Provveditorato a
Perugia. C’è inoltre il problema dell’assistenza sanitaria per la salute
mentale dei detenuti che, al momento, è tutta a carico della Regione anche
per i reclusi provenienti da fuori Umbria. Al 31 marzo 2025 c’erano 1.639
detenuti nei quattro istituti penitenziari della regione, a fronte di una
capienza regolamentare di 1.339 posti. L’eccedenza è dunque di 300 unità.
Con criticità maggiori a Terni e Spoleto. E le situazioni di forte disagio
operativo sono denunciate dai sindacati del personale penitenziario.
Occorrono in definitiva interventi strutturali e coordinati. Con la nostra
mozione impegniamo la Giunta – terminano Proietti, Filipponi e Lisci –
anche a farsi parte attiva presso il ministero della Giustizia affinché sia
completata, in tempi rapidi, la piena attivazione del Provveditorato
dell’Amministrazione Penitenziaria con sede a Perugia. E a promuovere un
confronto permanente tra Regione, direzioni degli istituti penitenziari,
Provveditorato e associazioni del terzo settore impegnate sul tema della
giustizia per monitorare lo stato delle carceri e proporre soluzioni
strutturali”. RED/mp
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/80276