
(AGENPARL) – Mon 26 May 2025 Dl Sicurezza: Ciani (PD-Idp), norme incostituzionali che criminalizzano protesta e irrigidiscono repressione
Decreto introduce 15 nuovi reati e 9 nuove aggravanti
“È l’ennesimo provvedimento di questo Governo che arriva senza un reale confronto parlamentare, utilizzando in modo improprio la decretazione d’urgenza, impedendo il dibattito perfino in commissione e tradendo i principi costituzionali. Ma oltre al metodo, questo decreto è sbagliato anche nel merito, perché non offre una risposta efficace a problemi reali”, ha dichiarato Paolo Ciani (Pd) intervenendo in Aula nella discussione generale sul decreto Sicurezza. “Il Governo – ha proseguito – continua a cercare scorciatoie e ad attribuire la colpa ad altri, con un intervento che alimenta la paura nella falsa convinzione che moltiplicare reati e aggravanti – 14 reati e 9 nuove aggravanti in questo caso – possa portare maggiore sicurezza. Ma più carcere non significa più sicurezza, soprattutto in una situazione di emergenza carceraria dove il sovraffollamento è disumano e il percorso rieducativo delle pene è ormai compromesso”. “Inoltre – ha aggiunto – il decreto non prevede alcuna risorsa aggiuntiva per le Forze dell’ordine e non affronta i veri problemi del Paese. È inaccettabile anche la scelta di far ricadere sui figli le colpe dei genitori, come nel caso delle madri detenute, e la decisione assurda di equiparare la resistenza passiva alla rivolta. Si mettono in discussione diritti fondamentali come quello al dissenso – ha concluso Ciani – criminalizzando la protesta, irrigidendo la repressione e togliendo la voce a chi vuole esprimere il proprio dissenso in modo pacifico e non violento. È una deriva intollerabile e ci batteremo in tutte le sedi per impedirlo”.
Roma, 26 maggio 2025
Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico
Camera dei Deputati
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