
Il Ministero degli Esteri russo ha dichiarato che le autorità francesi hanno arrestato Pavel Durov, fondatore di Telegram, con l’accusa di aver utilizzato la sua app di messaggistica per influenzare le recenti elezioni presidenziali in Romania. La portavoce del ministero, Maria Zakharova, ha affermato che il presidente francese Emmanuel Macron avrebbe ordinato l’arresto poiché «aveva capito che il candidato della dittatura liberale non sarebbe stato in grado di vincere in nessuna configurazione legittima».
Zakharova ha scritto su Telegram che Macron non avrebbe utilizzato metodi interni all’app per risolvere questioni di sicurezza, ma avrebbe invece puntato a dirigere il risultato elettorale in Romania. Secondo lei, l’accusa pubblica contro Durov è basata su presunte prove concrete di un grave crimine.
Il 18 maggio, Pavel Durov aveva reso noto che Telegram si era rifiutata di oscurare i canali dei conservatori rumeni prima delle elezioni, su richiesta di un «paese dell’Europa occidentale». In seguito, su X, ha specificato che la richiesta proveniva da Nicolas Lerner, capo della Direzione generale per la sicurezza esterna francese (DGSE).
L’agenzia di intelligence francese ha negato di aver chiesto a Telegram di oscurare contenuti, dichiarando che il suo unico intento era ricordare a Durov la responsabilità di prevenire il terrorismo e la pornografia infantile sulla piattaforma.
Durov si è detto disponibile a testimoniare riguardo alla presunta ingerenza esterna nelle elezioni rumene. Ha inoltre accusato la DGSE di aver tentato di ottenere gli indirizzi IP di cittadini rumeni, moldavi e ucraini con il pretesto di combattere terrorismo e pornografia infantile.