
(AGENPARL) – Sat 24 May 2025 GIULIO TREMONTI A “UN ALIENO TRA GLI ECONOMISTI” (RAI 3): “NEL 2003 GOVERNO PROPOSE EUROBOND PER LA DIFESA: 20 ANNI DOPO l’IDEA GIUSTA E’ ARRIVATA”
Roma, 24 maggio 2025
“Nel lontano 2003, presidenza italiana dell’Unione Europea, con gli americani si vedeva lo spostamento degli interessi verso il Pacifico, e la necessità di investire in difesa. E il Governo italiano propose gli Eurobond per la difesa, quindi il debito comune europeo per cominciare la difesa europea. Diciamo che 20 anni dopo l’idea giusta – camminando in salita – alla fine è arrivata”. Lo ha affermato il presidente della Commissione affari esteri e comunitari, Giulio Tremonti, nel corso del programma “Un alieno tra gli economisti” su Rai 3, condotto da Peter Gomez, in diretta dal Festival dell’Economia di Trento, appuntamento speciale del programma “Un alieno in patria”.
“Il mondo comunque è cambiato”, ha proseguito Tremonti, “Io ho conosciuto due Putin e mezzo. Il primo Putin era assolutamente antioccidentale e rimproverava all’Occidente la miseria creata, caduto il comunismo, a milioni di persone nella miseria e povertà. Poi Putin diventò occidentale: voleva far entrare il Cremlino nell’Unione Europea, ed entrò nel G8. Diciamo che l’impressione che ci aveva dato era che si sentiva un pochino sopra gli altri e un pochino sotto l’America. Per dare un’idea, veniva in Sardegna in vacanza: Berlusconi aveva lo yacht e lui aveva la nave da battaglia. E questo è stato fino alle grandi crisi del 2008, che dimostra che il capitalismo, il sistema occidentale, ha dei limiti e comincia una politica diversa, si allontana”. Secondo Tremonti adesso “la filosofia politica del Cremlino è: il nostro futuro è nel nostro passato. Il nostro passato è religione, tradizione e confini. E lui in Ucraina è sui confini che ritiene gli antichi confini dell’Europa. E dal Baltico, passando dai Balcani fino a Mar Nero, ho l’impressione che se anche si ferma sull’Ucraina, con una qualche tregua, però la spinta sarà comunque quella”.
Per Giulio Tremonti “dovremmo come Europa, fare due cose. Armamento e soprattutto l’allargamento. L’Europa non può andare avanti così limitata. Tra l’altro nei trattati europei c’è scritto che gli stati europei possono entrare nell’Unione, quindi non è detto che non sono stati europei. E dobbiamo farli entrare perché hanno voglia dell’Europa, bisogna cambiare una regola sola, una regola sola, l’unanimità, regola che non c’è neanche nei condomini”.
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Antonio Ranalli
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