
(AGENPARL) – Sat 24 May 2025 https://www.aduc.it/articolo/denatalita+migrazioni+come+farsi+bene_39265.php
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Denatalità e migrazioni. Come farsi del bene
Secondo dati Istat 2024 (1) la popolazione italiana è in calo. Colpisce in modo particolare che la natalità delle donne sia calata a 1,18. Mentre l’1% è la crescita di immigrati e 36,5% quella degli espatri. Sembra che l’Italia sia meno gradita, soprattutto da chi ci nasce e che è anche cittadino.
Alla base della denatalità crediamo ci sia:
– maggiore consapevolezza delle femmine, sempre meno “animali da riproduzione” e individui verso una – pur se ancora difficile e limitata – parità di diritti col maschio, senza sottovalutare lì dove anche il maschio ha pochi diritti;
– pratiche sessuali sempre meno finalizzate alla riproduzione;
consapevolezza – femminile e maschile, quando quest’ultimo ha voce in capitolo – di difficoltà economiche per la presenza di figli.
Tutto aiutato dalla maggiore diffusione di informazione sulla sessualità e pratiche contraccettive, financo – in alcuni casi estremi – alla maggiore legalità dell’aborto.
Un quadro positivo per due aspetti:
– figli desiderati, con relativa maggiore stabilità familiare e sociale degli stessi:
– la diminuzione della popolazione è un bene perché quella mondiale, 8 miliardi, è previsto (Onu) che diventerà 10 entro il 2050. E visto che già oggi sottosviluppo e precarietà sono diffuse e drammatici, soprattutto per i bimbi (decisamente non responsabili – quando lo sono – come i loro genitori), con la popolazione in costante crescita soprattutto in luoghi meno accoglienti, visti gli andazzi economici e politici, si prevede solo il peggio.
Alcun demografi nostrani “improvvisati”, anche e soprattutto in questi giorni di campagna elettorale per il referendum che potrebbe portare a 5 gli anni per ottenere la cittadinanza rispetto agli attuali 10, auspicano il cambio di anni sostenendo che questo aiuterebbe contro la denatalità. Potrebbe esser vero ma con una tale marginalità e insignificanza che potrebbe portare gli addetti ai lavori a sottovalutare il fenomeno e a credere di aver trovato la soluzione.
Noi crediamo che la soluzione – quella che nazionalsti di varia tacca agitano come perversione totale – non sia auspicare la sostituzione “etnica” (anche se poi, etnica non sarebbe, si pensi a Stati come gli Usa che esistono e vivono su queste differenze), ma dare ad ognuno il diritto soggettivo di vivere in una società di opportunità.
Le migrazioni – economiche quanto culturali – non possono essere fermate in quanto connaturate alla natura umana e non solo. Quando si cerca di farlo con la violenza delle istituzioni, le conseguenze sono peggiori (immigrazione clandestina e vita altrettanto clandestina di queste persone in una società che vengono marginalizzate in diversi modi moltiplicando disagi e problemi per chiunque).
Le migrazioni vanno gestite non sperando che dopo un po’ i migranti non arrivino più. Chi accoglie è bene che prepari anche se stesso per l’integrazione degli immigrati. Se qualcuno non si vuol fare una ragione che così è la vita, visto che l’Italia – al pari di qualunque altro Stato – non è una fortezza ma un quartiere del villaggio globale,è bene che si informi e studi (fin dalle scuole primarie) che gli esseri umani o sono così o non sono (tutti gli -ismi che hanno fatto credere il contrario sono puntualmente falliti, anche a seguito di bagni di sangue).
DARE AD OGNUNO IL DIRITTO SOGGETTIVO DI VIVERE IN UNA SOCIETÀ DI OPPORTUNITÀ
Questo vale per tutti in ogni contesto.
Per tornare ai figli che con desiderio vengono fatti, è soprattutto in questo caso un principio base. Se chi fa figli sa che l’economia e la società sono modellati per la loro accoglienza (che non è il bonus istituzionale saltuario, o l’utopia di uno Stato che ha cura dei propri sudditi dalla culla alla bara, o l’impegno caritatevole di alcuni) è con piacere, per se stesso e il nascituro, che potrà decidere.
LA DENATALITÀ COME UN BENE
Perchè:
– calmiera l’eccesso in corso,
– dà un – pur se limitato . contributo alla continua esplosione di guerre
– mette le basi perché le economie e le società abbiano maggiori e più mirate risorse per l’equilibrio tra umani.
1 – https://www.aduc.it/notizia/istat+rapporto+annuale+2025_141167.php
Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc
COMUNICATO STAMPA DELL’ADUC
URL: http://www.aduc.it
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