
(AGENPARL) – Fri 23 May 2025 Il 23 maggio 2025 l’Unità Spinale dell’Ospedale Santa Corona di Pietra
Ligure celebra il suo 26° anniversario con un evento
Il 23 maggio 2025 l’Unità Spinale dell’Ospedale Santa Corona di Pietra
Ligure celebra il suo 26° anniversario con un evento sportivo che
coinvolge pazienti, ex pazienti, operatori sanitari, studenti di
fisioterapia e persone con lesione midollare provenienti da diverse
realtà del territorio. In occasione di questo traguardo, è stato
organizzato un torneo di pallavolo in carrozzina, con sei squadre
miste che si sfideranno in una giornata dedicata allo sport e
all’inclusione.
L’iniziativa nasce con l’intento di sottolineare due aspetti
fondamentali: l’importanza dell’attività fisica nella vita delle
persone con lesione midollare e il valore delle relazioni continuative
tra operatori, pazienti e comunità esterna. Negli ultimi anni,
infatti, si è consolidata l’idea che la medicina debba essere sempre
più proattiva, andando oltre la semplice cura per anticipare e
prevenire i problemi di salute.
Per chi ha una lesione midollare, il movimento non è soltanto
possibile, ma necessario. Secondo la ricerca e l’esperienza clinica,
mantenere una buona forma fisica è essenziale per migliorare la
qualità della vita, contribuendo a prevenire complicanze secondarie, a
mantenere la salute cardiovascolare e metabolica, oltre a favorire il
benessere psicologico e il senso di identità. In questo senso,
l’attività fisica diventa una componente imprescindibile del percorso
di cura.
Lo sport di squadra, come la pallavolo in carrozzina, rappresenta un
importante strumento di benessere fisico e sociale. Oltre a mettere in
luce la forza della persona oltre la lesione, promuove un approccio
attivo e partecipato alla riabilitazione. Il torneo offre inoltre
un’occasione di scambio reale tra chi vive e lavora nell’Unità Spinale
e chi conduce una vita attiva in altri contesti. Questo scambio viene
visto come “un ponte tra mondi che si arricchiscono a vicenda,
attraverso il movimento, il gioco e lo scambio di esperienze”.
L’evento si inserisce in una visione più ampia, che punta a investire
nello sport, nell’educazione al movimento e nei programmi di
allenamento adattato come strumenti per una medicina futura più attiva
e centrata sulla persona. L’iniziativa è aperta a tutti e si propone
di avvicinare il pubblico alla cultura dell’inclusione e dello sport
adattato, celebrando così 26 anni di collaborazione e impegno
condiviso tra pazienti e professionisti.