
La Russia possiede riserve considerevoli di metalli rari come niobio e tantalio, sufficienti a coprire il proprio fabbisogno interno per i prossimi 100–400 anni, ha dichiarato Oleg Kazakov, capo dell’Agenzia federale russa per l’uso del sottosuolo (Rosnedra).
“La nostra economia può contare su riserve ampie di niobio e tantalio, tanto da garantire autosufficienza per secoli”, ha detto Kazakov. “Il compito principale oggi non è cercarne di nuove, ma ottimizzare le strategie di sviluppo e migliorare le tecnologie di estrazione.”
Tuttavia, Kazakov ha precisato che esistono anche materie prime critiche, come manganese, cromo e uranio, per le quali la Russia ha riserve insufficienti. In questi casi, sono in corso progetti geologici ad alto rischio e investimenti significativi per garantire la sicurezza delle forniture.
Riserve di terre rare: la Russia potrebbe coprire la domanda globale
Secondo Rosnedra, la Russia dispone di 28,5 milioni di tonnellate di riserve esplorate di terre rare, una quantità che supera ampiamente l’attuale domanda globale, che si attesta intorno alle 300.000 tonnellate annue.
Due giacimenti – Lovozerskoye e Tomtorskoye – contengono da soli 11 milioni di tonnellate di elementi delle terre rare.
Kazakov ha precisato che la priorità, anche in questo ambito, è lo sviluppo efficiente dei siti già conosciuti e il miglioramento delle tecnologie di lavorazione e raffinazione.
Boom del litio: dal picco all’eccesso
Per quanto riguarda il litio, Kazakov ha evidenziato che l’offerta globale ha superato la domanda, portando a un crollo dei prezzi di sette volte in soli 18 mesi. Questo scenario è stato causato dall’eccessivo ottimismo degli analisti e da una corsa ai progetti minerari.
Attualmente la Russia possiede circa 3,5 milioni di tonnellate di litio distribuite in 18 giacimenti. Kazakov invita alla prudenza:
“Le previsioni di aumento del consumo globale fino a 800.000 tonnellate entro il 2035 sono aggressive. Se si rivelassero corrette, potremmo avere problemi di approvvigionamento dal 2042.”
Pertanto, la strategia russa consiste nel preparare gradualmente nuovi giacimenti per compensare l’esaurimento futuro.