
(AGENPARL) – Thu 22 May 2025 Comunicato Stampa congiunto
Mentre all’ex Presidente degli Stati Uniti Joe Biden viene diagnosticato un tumore prostatico avanzato, a Foggia l’Università e il Policlinico puntano sulla prevenzione e promuovono lo screening per la diagnosi precoce e accessibile a tutti
Foggia, 22 maggio 2025 – La recente notizia della diagnosi di carcinoma prostatico metastatico per l’ex Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha attirato l’attenzione dell’opinione pubblica internazionale. Il tumore, descritto come “aggressivo” e già diffuso a livello osseo, ha riacceso il dibattito sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce.
Il carcinoma prostatico è oggi, infatti, la neoplasia più frequentemente diagnosticata negli uomini in Europa, con oltre 417.000 nuovi casi e 92.000 decessi ogni anno. In Italia, i dati riflettono lo stesso trend, con impatti significativi anche in Puglia. Nonostante la sua rilevanza per la salute pubblica, lo screening del carcinoma prostatico non è ancora regolamentato a livello nazionale. In Italia, come in molti altri Paesi industrializzati, si adotta un modello di testing spontaneo e non organizzato, che da un lato comporta un sovrautilizzo delle risorse in alcuni soggetti e, dall’altro, un potenziale ritardo diagnostico in chi non accede spontaneamente agli esami.
Quando identificato in fase iniziale, il carcinoma prostatico presenta un tasso di sopravvivenza a cinque anni superiore al 97%. Tuttavia, in presenza di malattia metastatica, la sopravvivenza scende drasticamente fino al 37%. Questi dati confermano l’urgenza di attuare programmi strutturati di screening.
Presso il Dipartimento di Urologia del Policlinico Foggia, sotto la direzione del Prof. Giuseppe Carrieri, è stato avviato un ambizioso studio pilota per la diagnosi precoce del carcinoma prostatico, frutto della collaborazione tra Università di Foggia, Regione Puglia, Policlinico Foggia, ASL Foggia e Ordine dei Medici della provincia. Lo studio è coordinato dall’ Urologia nella persona del Prof. Ugo Giovanni Falagario, con il supporto del Dott. Antonio Fanelli e del Dott. Nicolò Giannoccaro, del Prof. Luca Macarini e della Dott.ssa Paola Milillo per la diagnostica per immagini, e della Prof.ssa Rosa Prato e della Prof.ssa Francesca Fortunato per l’organizzazione e la valutazione epidemiologica.
Il progetto si svolge con il pieno sostegno del Direttore Sanitario del Policlinico Foggia Dott. Leonardo Miscio, che ha promosso con convinzione l’integrazione tra ospedale e territorio per potenziare l’efficacia del programma e garantirne l’accessibilità, e di tutta la Direzione Strategica del Policlinico Foggia, nelle persone del Commissario Straordinario Dott. Giuseppe Pasqualone e del Direttore Amministrativo Dott.ssa Elisabetta Esposito.
L’obiettivo è ambizioso. Da un lato, punta a costruire uno screening di nuova generazione, intelligente e sostenibile, basato sull’integrazione di dati clinici, radiologici e laboratoristici mediante algoritmi decisionali avanzati e contemporaneamente mira a raccogliere dati utili per valutare l’efficacia, la fattibilità e l’impatto di un programma di screening organizzato in una popolazione a rischio. L’approccio innovativo si fonda sulla sinergia tra accademia, clinica e medicina generale: una rete di professionisti che stanno contribuendo con entusiasmo al successo dell’iniziativa.
“L’obiettivo del progetto è offrire strumenti concreti per la diagnosi precoce, garantendo equità di accesso su tutto il territorio e ponendo le basi per una possibile estensione nazionale”, ha detto il vicepresidente della Regione Puglia e assessore alla Sanità, Raffaele Piemontese, rimarcando l’importanza che si raggiunga il target. “Lo screening può salvare la vita, può evitare diagnosi tardive, può fare la differenza per noi e per le nostre famiglie – ha aggiunto Piemontese –. È gratuito, semplice, e può rappresentare un gesto di responsabilità verso sé stessi e verso la comunità: l’appello che lanciamo è a non aspettare, la prevenzione è la nostra prima medicina e oggi abbiamo gli strumenti per praticarla concretamente”.
Modalità di partecipazione al programma di screening
Allo stato attuale hanno aderito circa 300 uomini.
Lo screening è rivolto a tutti gli uomini tra i 50 e i 70 anni che:
Non abbiano già eseguito una biopsia prostatica nell’ultimo anno.
Non abbiano una diagnosi pregressa di carcinoma prostatico.
Per partecipare basta eseguire un prelievo di sangue presso il Centro Unico Prelievi dell’Ospedale D’Avanzo e comunicare di voler aderire allo studio. In caso di valori elevati del PSA, i partecipanti riceveranno un appuntamento per una visita urologica gratuita presso la Struttura Complessa di Urologia Universitaria del Policlinico Foggia.
📍 Dove: Centro Unico Prelievi – Ospedale D’Avanzo (viale degli Aviatori, 1 – Foggia)🕘 Orari: Dal lunedì al venerdì, dalle ore 09:00 alle 11:00📄 Cosa portare: Impegnativa del medico curante per l’esame del PSA
Presso il Centro Prelievi, personale sanitario dedicato fornirà informazioni dettagliate e materiale illustrativo. I partecipanti saranno invitati a firmare un consenso informato e ad autorizzare eventuali contatti per il proseguimento del percorso diagnostico in caso di valori anomali.