
(AGENPARL) – Thu 22 May 2025 COMUNE DI PIACENZA
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Piacenza, 22 maggio 2025
Oggetto: Alla Passerini Landi una giornata di studi in ricordo di Carlo Emanuele
Manfredi
Sabato 24 maggio, nella cornice del salone monumentale di Palazzo San Pietro, si
terrà una giornata di studi dedicata a Carlo Emanuele Manfredi, dal 1972 al 2001
direttore della Biblioteca Passerini Landi.
La sessione mattutina, dalle 9.30 alle 13, sarà coordinata da Daniela Morsia,
conservatrice dei Fondi antichi, che insieme al responsabile delle Biblioteche
comunali Graziano Villaggi e ad Anna Coccioli Mastroviti ha curato l’iniziativa. Ai
saluti istituzionali seguirà un ricordo professionale e umano da parte di Anna Salerno,
da tanti anni bibliotecaria alla Passerini Landi, mentre un’analisi storica e artistica più
ampia sarà affidata ad Anna Coccioli Mastroviti, che approfondirà “Architettura e
decorazione nell’oratorio della Congregazione dei Mercanti”, tra documenti inediti e
riletture. Susanna Pighi parlerà di “Dipinti ed arredi per l’oratorio della Congregazione
dei Mercanti”, Anna Riva terrà un intervento dal titolo “Tra sandali e storione: una
inedita lista monastica del XIII secolo”, quindi Marinella Pigozzi traccerà un profilo
dell’artista Gian Giacomo Monti “al lavoro per le Benedettine di Piacenza e le Clarisse
di Bologna”. A conclusione della mattinata il ritratto di Carlo Emanuele Manfredi “dai
palazzi nobiliari alle ville di campagna” nelle parole di Anna Maria Matteucci, mentre
Ippolita Valentinetti presenterà “Il priore e il prete: un racconto visivo su Carlo
Emanuele Manfredi, i suoi luoghi del cuore e della storia”.
La sessione pomeridiana, coordinata da Anna Coccioli Mastroviti, vedrà gli interventi
di Annamaria Carini sulla collezione archeologica di Giuseppe Poggi all’origine del
Museo di Piacenza, Valeria Poli sulla rappresentazione cartografica e la ricostruzione
della storia urbana di Piacenza, Gian Paolo Bulla su “arti e mestieri a Piacenza alla
fine dell’Antico Regime”, Marcello Spigaroli sul complesso delle Benedettine nella
Piacenza farnesiana del XVII secolo e Daniela Morsia in materia di tutela dei beni
culturali in tempo di guerra, illustrando il caso della Passerini-Landi.
NOTE BIOGRAFICHE SU CARLO EMANUELE MANFREDI (1940-2024)
Nato a Piacenza nel 1940 da Giuseppe Salvatore ed Elena Verani, apparteneva a una
famiglia dalla prestigiosa tradizione risorgimentale ed intellettuale. Si formò al
Collegio San Vincenzo dei Fratelli delle scuole cristiane e al liceo classico “Gioia”.
Nel 1963 si laureò all’Università cattolica di Milano in Scienze politiche con una tesi
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dal titolo “Gli aspetti giuridici e l’opera politica dell’amministratore francese in Parma
Moreau de Saint-Mery: (1802-1806)”, con relatore il professor Ettore Passerin
d’Entrèves. Nel 1969 la seconda laurea all’ateneo di Parma, questa volta in
Giurisprudenza, con una tesi, seguita dal professor Ugo Gualazzini, dedicata alle
“Ricerche storico-giuridiche sul Monastero di S. Siro in Piacenza nei secoli XI, XII, e
XIII”. Dopo un’esperienza a Roma presso l’Unione cristiana imprenditori dirigenti
(Ucid), tornò a Piacenza avendo ottenuto la cattedra di Storia e Filosofia presso
l’Istituto magistrale “Colombini” e successivamente ai licei “Gioia” e “Respighi”.
Nel 1972 venne nominato direttore della Biblioteca comunale Passerini-Landi,
succedendo al conte Emilio Nasalli Rocca e guidando questa istituzione per quasi
trent’anni, fino al marzo 2001. Anni segnati da profondi cambiamenti a livello
biblioteconomico, nel lungo e complesso periodo della ristrutturazione di Palazzo San
Pietro la cui riapertura, nel 1998, ha segnato l’avvio di una stagione dedicata ad un
modo nuovo di far conoscere il libro, attraverso una rifunzionalizzazione degli “spazi
aperti”. Si è anche occupato della storia della Biblioteca, illustrandone le vicende
attraverso il contributo dedicato alle Biblioteche nel volume sull’Ottocento della
monumentale Storia di Piacenza (Cassa di Risparmio di Piacenza, 1980).
Era stato, inoltre, tra i curatori della mostra “Società e cultura nella Piacenza del
Settecento” (Piacenza, Palazzo Farnese, ottobre-novembre 1979) dedicandosi
specificamente all’area dei libri e delle collezioni archeologiche. Scorrendo la sua
bibliografia scientifica si evidenzia una coerenza di interessi e di lavoro. Tra i suoi
volumi più rilevanti, scritti in collaborazione con altri autori, ricordiamo “Le antiche
famiglie di Piacenza e i loro stemmi” (Tep, 1979); “I Papi a Piacenza” (Comune di
Piacenza, 1988) e “Ville Piacentine” (Tep, 1991). Numerosi sono anche i contributi in
volumi miscellanei. I suoi scritti rivelano lo scrupolo della ricerca puntuale che ha
caratterizzato anche altre iniziative di studio. È stato infatti tra i coordinatori delle tre
edizioni del Dizionario biografico piacentino (Banca di Piacenza, 1987, 2000, 2018)
per il quale redasse pure diverse voci biografiche.
Con Carmen Artocchini e Vittorio Anelli, condivise, dal 1978 al 1986, la collegialità
della direzione del «Bollettino Storico Piacentino», la rassegna semestrale fondata da
Stefano Fermi nel 1906. Dal 1990 al 31 dicembre 2020 ne è stato direttore
responsabile, oltre che direttore scientifico insieme con Vittorio Anelli. Rilevante è
stato anche il suo impegno all’interno della Deputazione di storia patria: nel dicembre
2001 fu eletto presidente della sezione di Piacenza, carica che ha mantenuto fino al
2018, carica passata all’architetto Valeria Poli. Ha fatto parte di numerose associazioni
finalizzate alla tutela del patrimonio storico e culturale. È stato tra i primi ad aderire
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alla sezione piacentina di Italia Nostra, ricoprendo l’incarico dal 1972 alla metà degli
anni Ottanta e una seconda volta dal 2013 fino ai primi mesi del 2024. È stato
membro attivo dell’Associazione dimore storiche ed è stato tra i fondatori
dell’Associazione palazzi storici piacentini.
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