
Gli uffici della Camera, su mandato del Presidente Lorenzo Fontana, sentito l’Ufficio di Presidenza, hanno terminato la ricognizione analitica dei documenti custoditi negli archivi delle tre Commissioni di inchiesta: la Commissione di inchiesta sul caso Moro (legislatura XVII); la Commissione sull’attuazione della politica di cooperazione con i Paesi in via di sviluppo (legislatura XII) e la Commissione di inchiesta sulla loggia massonica P2 (legislature VIII e IX), tutti conservati presso l’Archivio storico della Camera, al fine di valutarne la declassificazione. Come da prassi, per i documenti classificati da soggetti esterni, si procederà all’invio di note di interpello, con le quali si chiederà ai diversi interlocutori se ritengano tuttora sussistenti le condizioni per il mantenimento della secretazione.
Per la Commissione Aldo Moro sono circa 560 i documenti che necessitano dell’invio di una nota formale di interpello ai rispettivi originatori esterni; 120 per la Commissione Cooperazione allo sviluppo. Nel caso della Commissione P2, invece, dopo l’avvenuta pubblicazione di 120 volumi di documentazione, si procederà ora all’ istruttoria sul rimanente materiale cartaceo.
Per tutti gli atti classificati dalle Commissioni stesse, l’Ufficio di Presidenza potrà deliberare in base alle norme vigenti. A tal fine Fontana ha affidato al Vicepresidente Fabio Rampelli specifici incarichi di approfondimento istruttorio su parte della documentazione, in particolare per i materiali della Commissione Moro e della Commissione P2, in vista di successive deliberazioni di declassificazione da parte dell’Ufficio di Presidenza.