
(AGENPARL) – Wed 21 May 2025 Concluso il corso di alta formazione sul marketing del turismo rurale promosso da Coldiretti Calabria e Unical: consegnati gli attestati ai partecipanti
Si è concluso con la cerimonia di consegna degli attestati il corso di alta formazione in “Marketing per lo sviluppo turistico in ambiente agricolo e in aree rurali”, promosso da Coldiretti Calabria in collaborazione con l’Università della Calabria – Dipartimento di Scienze Aziendali e Giuridiche (DiScAG).
Nel corso dell’incontro finale, tenutosi presso la Sala Riunioni della sede provinciale di Coldiretti Cosenza e poi al mercato coperto di Campagna Amica in piazza Matteotti, gli attestati sono stati consegnati ai partecipanti dal presidente e direttore di Coldiretti Calabria Franco Aceto e Francesco Cosentini, con la Responsabile Scientifica del Corso prof.ssa Sonia Ferrari, la prof.ssa Tiziana Nicotera, insieme al responsabile regionale di Campagna Amica Mario Ambrogio, il Direttore provinciale di Coldiretti Cosenza Pietro Sirianni e il Presidente regionale di Terranostra Vincenzo Abbruzzese.
Il percorso formativo, avviato a novembre 2024, ha coinvolto imprenditori agricoli, giovani laureati e operatori del settore agrituristico, offrendo strumenti utili per valorizzare il patrimonio rurale della Calabria, con un’attenzione particolare al cosiddetto “Turismo delle Radici”, che mira a far riscoprire le origini calabresi agli italiani all’estero. Franco Aceto, Presidente di Coldiretti Calabria, ha dichiarato che “questo corso è stato un investimento concreto per il futuro dell’agricoltura calabrese e per il rilancio dei nostri territori attraverso il turismo sostenibile. Siamo fieri di aver contribuito alla formazione di nuove competenze che rafforzano il legame tra il mondo agricolo e quello turistico, incentrate su tradizioni, identità e paesaggio.”
Francesco Cosentini, Direttore Regionale di Coldiretti Calabria, ha aggiunto:“La collaborazione tra Coldiretti e l’Università della Calabria è un modello virtuoso che intendiamo replicare. In un tempo in cui si parla spesso di abbandono delle aree interne, questi percorsi formativi rappresentano una risposta concreta per generare sviluppo e nuova occupazione nei territori rurali.”